Colpo grosso del Venezia che espugna Monza per 1-4. Splendida prestazione dei lagunari, su tutti del loro numero 10 Mattia Aramu. Il classe ‘95 cresciuto nelle giovanili del Torino mette a segno la prima tripletta da professionista e trascina i suoi ad un solo punto dal Monza che invece in virtù dei risultati del sabato pomeriggio scivola al terzo posto e si allontana dalla vetta della serie B.
Le formazioni ufficiali
Mister Brocchi sceglie l’attacco pesante, nonostante Balotelli sia ancora out, almeno in partenza stringe i tre giocatori offensivi posizionando Boateng alle spalle di Diaw e Dani Mota. Solita linea a quattro davanti a Di Gregorio con Sampirisi, Bellusci, Pirola e Carlos Augusto; in regia Scozzarella con Armellino e Frattesi ai suoi lati. Recuperi importanti invece per Paolo Zanetti: ritrova Modolo che va al centro della difesa insieme a Ceccaroni con Ferrarini e Molinaro sulle fasce, ma soprattutto Mattia Aramu schierato alle spalle del duo Johnsen-Di Mariano. Completa la formazione titolare il trio di centrocampo Fiordilino, Tauguordeau, Maleh. All’U-power stadium di Monza dirige la gara il signor Manuel Volpi di Arezzo.
Monza-Venezia: la sintesi
Parte fortissimo il Venezia che al primo affondo trova il vantaggio: al 6’ Johnsen scappa sulla destra, mette una palla al centro dove Di Mariano è bravissimo a fare da sponda per l’accorrente Aramu che chiude di sinistro sul primo palo e apre le marcature. In bambola la difesa di casa continuamente attaccata dal mobilissimo Johnsen ed è proprio su uno dei suoi inserimenti che viene servito alla perfezione da una palla filtrante di Fiordilino, il suo tiro trova l’opposizione in uscita di Di Gregorio ma il più lesto sulla ribattuta è Aramu che con una palombella raddoppia, al 19’ è 0-2. Si abbassano i ritmi del match che scorre fino alla fine del primo tempo senza ulteriori sussulti; da segnalare solo il primo tiro dei padroni di casa che arriva al 43’. Brocchi prova a cambiare l’inerzia della gara con un doppio cambio all’intervallo, ma lo spartito resta lo stesso: al 56’ Boateng svirgola il pallone nella propria area colpendo Fiordilino, per Volpi non ci sono dubbi è rigore. Si incarica della battuta il solito Aramu che spiazza Di Gregorio trovando così la sua prima tripletta da professionista. Risponde immediatamente però il Monza, con un sussulto d’orgoglio accorcia le distanze con Armellino che al 57’ raccoglie al volo una corta respinta della difesa avversaria e con un fendente rasoterra insacca alla destra di Pomini. Esce al 60’ l’eroe del match, Mattia Aramu acciaccato e sotto infiltrazione per una distorsione alla caviglia lascia il campo tra gli applausi dei suoi. Da qui in poi il Monza è in costante proiezione offensiva ma è sempre il Venezia ad essere pericoloso ripartendo in contropiede, dopo un doppio salvataggio su Maleh e una traversa di Johnsen all’ 85’ Sebastiano Esposito trova la sua prima rete con la maglia dei lagunari: raccoglie un pallone vacante in aria di rigore, ne supera tre con una finta di corpo ed insacca incrociando di sinistro sul palo lontano; è l’ultimo acuto del match che termina dopo 3 minuti di recupero.
Monza-Venezia: commento al match
Vittoria dal peso specifico incredibile del Venezia che dopo tre partite senza vittoria la ritrova in uno dei campi più difficili della cadetteria grazie ad uno strepitoso Aramu e ad una grande prestazione del team di Paolo Zanetti. Ottima fase difensiva, non a caso è la miglior difesa del campionato, e grande intensità quando si riparte palla al piede; in questo senso è decisiva la mossa Johnsen che spacca la difesa avversaria dal primo minuto fino al meritato cambio. Monza invece quasi irriconoscibile. Quasi perché questa sconfitta bissa quella di poco meno di un mese fa in casa con il Pisa: la squadra di Brocchi tende sempre a voler dettare il proprio ritmo di gioco, ma quando gli avversari alzano l’intensità sembra soffrire tantissimo. In un campionato sempre più combattuto si rilancia il Venezia dopo un periodo difficile, sembra invece fare passi indietro il Monza che ora si trova a dover rincorrere il Lecce secondo dopo la vittoria allo Stirpe di Frosinone.