GP Assen – Il Motomondiale fa tappa in Olanda sul circuito di Assen. L’anno scorso ci fu una delle gare più belle della MotoGP odierna, con ben 157 sorpassi in totali e 6 piloti in lotta per la vittoria fino a pochi giri dalla fine. Ad avere la meglio fu Marc Marquez, mentre a completare il podio ci furono Alex Rins e Maverick Vinales.
Nella scorsa gara, a Barcellona, abbiamo assistito all’incidente che ha coinvolto Lorenzo, Dovizioso, Vinales e Rossi che ha dato strada libera a Marc Marquez, libero di gestire la corsa senza i 4 maggiori rivali. Sul podio Fabio Quartararo e Danilo Petrucci.
I segreti del circuito
Il TT di Assen, conosciuto anche come “La Cattedrale del Motociclismo”, entra quest’anno a far parte nella Hall of Fame del Motomondiale per aver organizzato tutti i 70 GP della classe regina. Il layout è stato spesso modificato ma ha mantenuto intatto il suo fascino. Il punto sicuramente più affascinante è l’ultimo settore con curve ad alta velocità, che si conclude con la storica “esse”, teatro di battaglie e polemiche come il contatto all’ultimo giro tra Rossi e Marquez nel 2015.
Il tracciato molto tecnico è un misto di curve ad alta velocità ed altre più secche e lente. Le gomme posteriore saranno sollecitate in maniera importante rispetto alle anteriore. Fondamentale non surriscaldare eccessivamente il pneumatico. Le gomme portate da Michelin garantiranno ai piloti grip e la possibilità di spingere fino alla fine.
Di seguito le parole di Piero Tamarasso coordinatore di Michelin Motorsport: “Il circuito di Assen è estremamente tecnico e solleciterà molto le gomme posteriori: i piloti, quindi, avranno bisogno di un grip consistente dal momento che ciò che succederà in una curva potrà influenzare il resto del giro. Abbiamo messo a disposizione delle mescole più morbide che permetteranno una durata maggiore e, possibilmente, una gara più veloce e divertente. In ogni caso, siamo pronti anche a un weekend sotto la pioggia: dal nostro ritorno in MotoGP ne abbiamo affrontato solo uno e le nostre gomme si sono comportate alla grande, garantendo comunque uno spettacolo di prim’ordine“.
Chi è il favorito?
Il tracciato sembra andare incontro alle caratteristiche della Yamaha che qui potrebbe finalmente tornare alla vittoria. Inoltre Valentino Rossi ci ha vinto ben 10 volte, record assoluto.
Honda e Marc Marquez non possono essere però sottovalutati: l’anno scorso sono stati i vincitori e quest’anno non sembrano esserci circuiti sfavorevoli. Le due case giapponesi sembrano essere le candidate principali.
La Ducati invece si prospetta una gara in difesa viste le molte curve in percorrenza e i corti rettilinei.
Domani la conferenza stampa e Venerdì le prime libere.