Continua il calvario del tormentato calendario del motomondiale. Dopo la cancellazione (parziale) del Qatar, il rinvio delle gare della Thailandia e del Texas, adesso è il turno del Gp d’Argentina, che doveva aprire lo stropicciato calendario della MotoGP. In data di oggi la Dorna annuncia lo slittamento della tappa di Thermas De Rio Hondo dal 15 aprile al 21 novembre.
Fino ad una settimana fa la gara sudamericana sembrava al sicuro. Tuttavia, la situazione legata al coronavirus è precipitata nel giro di brevissimo tempo. Di fronte all’aumento dei contagi, ed alle restrizioni che le autorità locali hanno implementato sempre più, era impensabile che la data originale del GP fosse al sicuro. Decisione inevitabile, quindi.
Le varie modifiche al calendario, rese necessarie da una contingenza che varia in modo schizofrenico da un giorno all’altro, stanno comportando effetti collaterali sul calendario mondiale. Lo slittamento del GP d’Argentina comporta lo spostamento dell’ultima tappa della MotoGP all’ultimo weekend di novembre. A Valencia si correrà praticamente alle porte dell’inverno, quando le temperature saranno basse. Senza contare che questo porrà il problema dei test invernali, le cui date andranno rimodulate: insomma, un bel casino. Ma non è tutto.
Infatti, se si va a guardare il calendario riformato, noteremo che per la parte finale ci sarà un tour de force pazzesco. Da fine settembre a fine novembre ci saranno ben 8 GP, di cui cinque di fila. Praticamente si correrà ogni domenica, per cinque settimane di fila, in tre continenti diversi! Una maratona da incubo.
E forse non è finita qui. Infatti, anche la tappa spagnola potrebbe essere in discussione. Jerez dovrebbe inaugurare la martoriata MotoGP 2020 nel mese di maggio, ma in Spagna sono già iniziate le misure contenitive del contagio. E’ di pochi minuti fa la notizia del rinvio della gara SBK ad ottobre, ma anche i test della classe regina sono a rischio. E forse, anche altri GP.