Nadal rompe finalmente il digiuno che non lo vedeva vincere un titolo da 9 mesi. Vittoria al terzo set su un deludente Djokovic. Ora testa al Roland Garros
Nadal interrompe un digiuno che durava fin da troppo tempo: infatti da Agosto non vinceva un titolo nel circuito ATP, e oggi finalmente è tornato ad alzare una coppa al cielo. Nadal-Roma, un binomio perfetto, e anche questa edizione degli Internazionali BNL d’Italia l’ha confermato.
Rotto finalmente il tabù semifinale: a Montecarlo, Barcellona e Madrid il maiorchino si era fermato al penultimo atto, risultando lontano parente di quello che siamo abituati a vedere.
Una settimana condotta con maestria, dove in successione ha surclassato avversari comodi – per un alieno della terra – come Chardy, Basilashvili e Verdasco, prendendosi poi la rivincita contro Tsitsipas in semifinale, nel rematch del Mutua Madrid Open.
La finale è stata quella che tutto il pubblico del Foro Italico aspettava alla vigilia: Nadal-Djokovic.
Proprio contro uno dei rivali di sempre ha conquistato il titolo numero 81 in carriera, il 34esimo Masters 1000. Proprio in questa classifica stacca nuovamente il serbo, fermo ora a quota 33.
In realtà questa finale ha veramente poco da raccontare. L’unica certezza è il dominio dello spagnolo sul mattone tritato. Qualche dubbio sulla resa di Nadal era venuto fuori negli scorsi tornei, ma ora ha rimesso tutti in riga.
The King of Clay – il re della terra – torna a splendere nella nostra Capitale, firmando il nono sigillo su undici finali disputate.
Un match quello odierno, che poteva terminare molto prima, seguendo la falsa riga delle altre partite dello spagnolo durante il soggiorno romano.
Djokovic, a dire il vero, oggi ci ha messo molto del suo. Per tutto il corso della partita è stato falloso e nervoso, stendendo il tappeto rosso al proprio avversario.
Il numero uno al mondo incassa così la ventiseiesima sconfitta contro Nadal, rimanendo comunque in vantaggio negli scontri diretti per 28-26.
Infatti questa era la sfida numero 54 di questa eterna rivalità, otto delle quali si sono disputate nella città capitolina.
Al Foro è invece Nadal ad essere in vantaggio per 5-3.
Inizialmente le previsioni per questo match non erano affatto buone: non naturalmente per il livello – eccelso – dei due tennisti, ma per le critiche condizioni meteorologiche. Infatti nel primo pomeriggio era prevista una copiosa pioggia su Roma, ma il tempo ha deciso di essere benevolo e godersi anch’egli lo spettacolo.
Infatti per gran parte del match, il sole era spesso bollente, rendendo la terra battuta del Centrale sempre più torrida.
Condizioni naturalmente che vanno a nozze con il mancino di Manacor, che ingrana una marcia elevata già dai primi scambi. Lo spagnolo effettua subito una partenza sprint, strappando già in avvio il servizio a Djokovic.
In realtà non sarà l’unico break di Nadal nel corso del set, poiché annienta completamente il numero 1 del seeding.
Sotto gli occhi di un pubblico annichilito, Nadal in appena una mezz’oretta rifila un umiliante bagel al suo avversario, portando a casa il parziale.
Si tratta del primo bagel della carriera subito da Djokovic nei match contro Nadal, che è invece al quarto dell’intero torneo. Il primo game il serbo lo vince solo dopo 45 minuti, essendo meno falloso e un tantino più coraggioso.
In più gran parte del pubblico si schiera dalla sua parte, per timore di assistere ad una finale di gran lunga al di sotto delle attese.
Il serbo continua a ripetere gli stessi errori del primo parziale – rovescio e smash su tutti – cercando di scendere in fretta a rete per accorciare gli scambi.
Tuttavia per sua fortuna Nadal è in vena di regali: prima disintegra tre palle break all’ottavo game, poi concede due insoliti gratuiti al decimo.
Djokovic ringrazia e quasi per caso si ritrova pari nel computo dei set.
Purtroppo per Nole, il Natale anticipato di Nadal dura appena una decina di minuti. Nel terzo parziale il 17 volte campione Slam torna a spingere come un treno: subito break in avvio e 2-0.
La racchetta distrutta sul break concesso, rispecchia la partita del serbo, che va in preda ad una crisi di nervi. La frustrazione di Nole si cela poi anche nelle sue scelte tattiche: troppe volte si è ostinato con la palla corta di rovescio e i risultati sono stati spesso mediocri, rischiando anche il doppio break.
Tuttavia questo doppio break non si fa attendere molto: 4-1 dopo l’ennesimo errore in rovescio di Djokovic, che continua ad insistere con questo colpo.
Da quel momento in poi, il serbo attendeva solo il momento di scendere a rete con l’avversario per la stretta di mano di fine partita.
Occasione che si presenta una manciata di minuti dopo: Nadal chiude 6-0, 4-6, 6-1 laureandosi re di Roma per la nona volta in carriera. Numeri, quello dello spagnolo sul rosso, difficilmente battibili. Un entusiasta Manolo Santana in tribuna d’onore, approva e applaude divertito.
Ora, con lo spagnolo tornato sui suoi soliti ritmi, il favorito numero uno per il Roland Garros non può che essere lui. Infatti Nadal ha disputato una settimana straordinaria, in cui tutti i suoi colpi hanno reso al massimo.
Ottimo il diritto, grande la tenuta atletica, e poi quel dritto mancino non necessita di aggettivi.
Per quanto riguarda lo sconfitto odierno, come spesso gli capita, in alcuni tornei spegne completamente la luce. Ma quando si parla di Slam i suoi occhi tornano ad illuminarsi. Vedremo cosa ci aspetterà all’Open di Francia.
Risultato
[2] R. Nadal b. [1] N.Djokovic 6-0, 4-6, 6-1