La NASCAR torna in pista questa domenica al Darlington Raceway, e sarà una serata speciale: la serie americana da il benvenuto al Throwback Weekend.
In questa occasione, il campionato delle berline celebra il suo passato, sfoggiando livree speciali e celebrative. Uno spettacolo nello spettacolo, che contribuisce a rendere il campionato unico nel suo genere.
In questo articolo, andremo a raccontare come nasce l’iniziativa, e daremo un’occhiata alle livree amarcord che vedremo in pista nel fine settimana.
Ma prima, date un’occhiata alle ultime notizie che arrivano dagli USA.
NASCAR news e rumors della settimana
NASCAR Throwback Weekend, la storia
Il Throwback weekend nasce ufficialmente nel 2015. L’iniziativa nasce da un cambio di data: dal 2005 al 2013, la gara si svolgeva a metà maggio, in occasione della festa della mamma. Poi, nel 2014, si anticipò di un paio di settimana, a fine aprile, per uno scambio di date con il Kansas Speedway. Ma non durò molto.
Nell’agosto dello stesso anno, infatti, la NASCAR annunciò che la Southern 500, la denominazione originale della corsa, si sarebbe svolta la prima settimana di settembre, in occasione del Labor Day (il corrispondente USA del primo maggio). Si trattava, sostanzialmente, di ripristinare la data originale della corsa, la cui prima edizione risale al 1950.
Per celebrare questo “ritorno al futuro”, la NASCAR si è inventata questa operazione di marketing. Ha invitato le squadre a preparare delle livree particolari, che richiamassero le verniciature del passato. L’iniziativa è accolta con entusiasmo dai team e dai piloti, i quali hanno spesso sfruttato l’occasione per fare tributi ad illustri “colleghi” del passato.
Da allora, il Throwback Weekend è diventato un appuntamento classico della serie NASCAR. E’ l’importante occasione di fondere passato e presente, di mettere d’accordo i nostalgici con i progressisti.
Quest’anno, la Southern 500 assume anche un altro significato: è la prima gara dei Playoff. Dopo una lunga e difficile Regular Season, conclusasi sabato scorso a Daytona, la Cup Series da l’inizio alla lunga tappa di avvicinamento verso l’assegnazione del titolo. Una tappa ad eliminazione, fino a quando ne rimarranno solo quattro, i migliori. Il quartetto di grandi si contenderanno il trofeo a Phoenix il prossimo 8 novembre.
Ulteriori dettagli in questo articolo.
Le livree celebrative del 2020
Ora, diamo un’occhiata alle protagoniste di questa serata speciale: le livree delle vetture che vedremo sull’ovale del South Carolina domenica notte.
I tributi ai piloti del passato sono quelli che vanno per la maggiore. Ospite d’onore in questa operazione amarcord è Jimmie Johnson, che quest’anno disputerà la sua ultima stagione in NASCAR. I suoi compagni di squadra gli faranno un bel regalo, sfoggiando vetture che richiamano le sue annate migliori. Alex Bowman, ad esempio, adotterà una livrea replica della Chevy con cui il californiano ha trionfato nel 2009, mentre Chase Elliott quella della campagna vittoriosa del 2006. William Byron, fresco vincitore di Daytona, celebrerà la vittoria di Jimmie alla All Star Race del 2013.
Johnson, invece, non guarda al suo passato. La Chevrolet numero 48 mostra infatti una livrea tributo a due leggende del passato come Richard Petty e Dale Earnhardt Sr. A “The King” sono dedicati il cofano ed il tetto, mentre “The Intimidator” sarà omaggiato sulle fiancate. La scelta non è casuale: questi tre piloti hanno vinto lo stesso numero di campionati, ben sette!
Earnhardt, il pilota forse più amato e rimpianto della serie, riceve anche l’onore da Ross Chastain, la cui Chevy numero 77 richiama la vettura Hy-Gain con cui l’asso di Kannapolis correva nel 1976.
Altro campione celebrato è Bobby Allison. Il campione 1983, nonché tre volte vincitore della Daytona 500, trova in Joey Gase il suo cerimoniere. L’alfiere del Rick Ware Racing sfoggerà una livrea che richiama quella bianca oro Miller lite con cui il campione dell’Alabama correva a fine anni 80. Anche Joey Logano fa il suo tributo ad uno dei membri più celebri dell”Alabama Gang”, replicando la livrea del 1985.
Tra i piloti celebrati ci sono anche nomi meno altisonanti, ma che hanno comunque lasciato il segno. Elliott Sadler, pilota veterano ritiratosi nel 2018. ha diversi estimatori che hanno voluto commemorar la sua lunghissima carriera nella Cup. Kyle Busch presenta la livrea con cui Elliott correva nel 2004, e che aveva in comune lo stesso sponsor M&M’S. John Hunter Nemechek presenta la sua Ford numero 38 con la vernice rossa che richiama la livrea CITGO del 1999, anno in cui Sadler correva con il Wood Brothers Racing.
A proposito di Wood Brothers, la scuderia più longeva della NASCAR si presenta con la livrea della Ford Galaxie con cui gareggiavano nel 1964. Tornando ai piloti, altri nomi meno conosciuti trovano il loro spazio, come Hank Parker Jr. L’ex pilota, due vittorie nella XFinity Series, sarà celebrato da Martin Truex jr. Ryan Blaney invece fa la dedica a Paul Menard, con una Ford “abbigliata” come la vettura con cui Menard vinse la gara ARCA a Talladega. Paul è figlio di John Menard, sponsor di Blaney e vecchia conoscenza del paddock di Indianapolis.
Tra l’altro, proprio una leggenda di Indy trova il suo spazio nel Throwback Weekend. James Davison, australiano debuttante, sfoggia una livrea tributo a Tom Sneva, vincitore della 500 miglia del 1983 e che ha tentato la Daytona 500 ben sei volte (qualificandosi solo in tre occasioni).
Curiosa la scelta di JJ Yeley, il quale replica la verniciatura di Kenny Irwin Jr. del 1997. Irwin, che a fine anni 90 era considerato la migliore promessa della sua generazione, morì tragicamente nel 2000, in un incidente al New Hampshire Motor Speedway.
Infine, alcuni piloti approfittano della notte delle stelle per celebrare…se stessi. Brad Keselowski si presenta con i colori con cui ha vinto la serie XFinity nel 2010, Christopher Bell quelli con cui ha vinto nella serie Truck nel 2017. Daniel Suarez sfoggia a sua volta la livrea con cui ha debuttato nelle serie americane nel 2015, e con cui si è aggiudicato il titolo XFinity l’anno successivo.
Queste e tante altre livree le potete ammirare a questo link. In attesa che sfreccino sulla pista, immortalate dalle luci artificiali del Darilngton Raceway.