Guai in vista per gli Atlanta Hawks. John Collins, colonna della franchigia della Georgia, è risultato positivo all’ormone della crescita
Il caso
John Collins, colonna degli Atlanta Hawks, e secondo giocatore più rappresentativo dopo il giovane Trae Young, è risultato positivo all’ormone della crescita (GHRP-2). A seguito di ciò, il giocatore dovrà pagare una multa di 734.000 euro (cioè un terzo del suo ingaggio), oltre a saltare le prossime 25 partite della regular season
Collins ha già comunicato la volontà di far ricorso, e si è difeso dicendo <<Voglio scusarmi con gli Hawks, i tifosi, i miei compagni e tutta la città di Atlanta. Sono sempre molto attento alle sostanze che ingerisco. Purtroppo a mia insaputa ho assunto un integratore che conteneva sostanze non consentite>>
In caso di conferma della squalifica, Collins, che aveva iniziato bene la sua terza stagione in NBA (segnando 40 punti nell’ultimo match degli Hawks) tornerà a disposizione di coach Perce il 24 dicembre
I precedenti
Ma quello di John Collins non è il primo caso stagionale di doping nell’NBA. Il primo a cadere nella rete dell’antidoping è stato Wilson Chandler, ex veterano dei Los Angeles Clippers ed ora in forza ai Brooklyn Nets, accusato di aver assunto l’Ipamorelin, uno steroide anabolizzante
Lunga squalifica anche per DeAndre Ayton, stellina dei Phoenix Suns, alla sua seconda stagione nella massima lega di basket del mondo. L’accusa per il giocatore bahamense è quella di aver violato le norme antidoping della lega assumendo un diuretico, ma test successivi hanno escluso la presenza di altre sostanze illecite nel corpo di Ayton. Per entrambi, come per Collins, la pena sono 25 partite out, e un terzo dell’ingaggio trattenuto dalla lega