I quintetti ideali delle star
In questo periodo di quarantena dove anche l’NBA si è fermata molti giocatori hanno rilasciato interviste e dirette social. Oltre ovviamente agli argomenti di cronaca la maggior parte delle star hanno risposto ad una domanda: «Qual’è il quintetto più forte di sempre?». Gli intervistati non hanno avuto restrizioni, potendo scegliere quindi qualsiasi giocatore. Sono molto interessanti le scelte di questi quintetti iniziali, in cui abbiamo una raccolta di alcuni dei più grandi giocatori di sempre.
D’Angelo Russell
Il giocatore dei Minnesota Timberwolves sui social ha stilato il quintetto che per lui è il più forte di sempre:
Steph Curry: il playmaker dei Golden State Warriors è uno dei giocatori che D’Angelo Russell ammira di più. Infatti nei primi anni di carriera il classe 1996 ha ammesso di ispirarsi al numero 30 dei Golden State. La sorte vuole che con l’inizio della stagione 2019/2020, D’Angelo abbia dovuto fare le veci del suo idolo assente per infortunio.
Kobe Bryant: una leggenda di questo sport che è anche stata compagna di squadra di D’Angelo Russell ai tempi dei Los Angeles Lakers. Il playmaker dei T’Wolves deve molto a Kobe in quanto gli ha permesso di crescere molto e diventare quello che è ora.
Lebron James: ritenuto impossibile da marcare dallo stesso Russell e che sta ogni giorno distruggendo record su record. L’ala dei Lakers è il terzo giocatore scelto dal giocatore classe 1996.
Micheal Jordan: durante la selezione del giovane playmaker è il primo giocatore citato. Secondo D’Angelo Russell quando si pensa al quintetto più forte, incondizionatamente viene messo lui e poi tutti gli altri.
Shaquille O’Neal: una volta arrivati a dover scegliere il lungo della squadra l’ex Golden State Warriors inizia la frase con un sonoro: «Come faccio a tenere fuori Shaq?». Non servono presentazioni per l’ex Lakers e per uno dei giocatori più dominanti della storia dell’NBA.
Kevin Durant: D’Angelo ritiene un solo quintetto troppo poco per accomunare i più grandi campioni della pallacanestro. Decide dunque di inserire Kevin Durant come possibile piano B a Shaquille O’Neal. La star di T’Wolves lo ritiene al pari con Shaq e dunque merita come minimo una menzione.
Steph Curry
Il numero 30 dei Golden State Warriors assente per la gran parte della stagione causa infortunio alla mano, ha anche lui risposto alla domanda. Il playmaker nato in Ohio ritiene che cinque giocatori siano troppo pochi per più di 70 anni di storia. Ecco il suo quintetto:
Magic Johnson: il playmaker leggenda dei Los Angeles Lakers è considerato da molti uno dei più grandi giocatori della storia. I suoi premi parlano per lui, cinque titoli NBA e tre Mvp delle Finals. Uno dei giocatori che ha sfidato apertamente Micheal Jordan, per il titolo di più grande.
Micheal Jordan: subito dopo averne parlato, Steph Curry lo mette nella squadra. Ritenuto impossibile da lasciare fuori, è ancora adesso considerato uno dei più grandi della storia dell’NBA. Memorabili i suoi sei titoli NBA con i Chicago Bulls.
Wilt Chamberlain: con suoi 2 metri e 16 centimetri era in grado di fermare chiunque e segnare a valanga. Steph Curry cita anche Wilton ritenendolo uno dei più grandi mai esistiti.
Shaquille O’Neal: la sua forza fisica impressionante ed il suo dominio nelle palle alte lo ha reso fondamentale nella conquista di quattro titoli NBA. Curry si affida a lui per il dominio nell’area piccola del suo quintetto ideale.
LeBron James: dulcis in fundo, il suo rivale di sempre. Le sfide fra Steph Curry e Lebron James sono state motivo di interesse per milioni di fan negli ultimi anni. Proprio per questo Curry ritiene che sia attualmente inarrestabile.
Kristaps Porziņģis
Il cestista lettone attualmente in forze ai Dallas Mavericks sui suoi profili social ha condiviso il suo quintetto ideale. Il lungo di Dallas ha manifestato il suo desiderio di poter giocare con questi cestisti. Questi i giocatori scelti:
Kyrie Irving e Kevin Durant: questi due giocatori sono stati messi assieme perché il cestista lettone ha detto che desidererebbe giocare assieme a questo duo. I due giocatori non hanno ancora avuto l’occasione di giocare insieme in partite ufficiali, ma le premesse sono delle migliori. Chissà assieme a Kristaps Porziņģis cosa combinerebbero…
Kobe Bryant: la leggenda dei Los Angeles Lakers è un punto fermo per la maggior parte degli attuali giocatori dell’NBA. Kristaps Porziņģis avrebbe desiderato dividere il parquet con Kobe Bryant, essendo convinto che quest’ultimo sarebbe stato un compagno ideale.
Dirk Nowitzki: Porziņģis è stato compagno di squadra del tedesco per un anno, non è però riuscito mai a scendere in campo al suo fianco, dato l’infortunio che lo ha bloccato. Nonostante ciò lo ritiene imprescindibile nel suo quintetto ideale.
Shaquille O’Neal: ultimo ma non meno importante è Shaq un’altra leggenda gialloviola. Kristaps Porziņģis si ritiene molto rammaricato non essendo mai riuscito a vedere la potenza dell’ex Lakers dal vivo. Possiamo solo immaginare gli scontri che avrebbero avuto da avversari, dati i loro fisici imponenti, o ancor meglio una difesa d’acciaio, giocando assieme.
Jayson Tatum
Il talento classe 1998 che ultimamente sta stupendo l’intera lega ha stilato il suo quintetto ideale. Un quintetto dove solo uno dei cinque è attualmente ancora in campo. Ecco i suoi cinque top player:
LeBron James: secondo Jayson è un modello da seguire, uno dei giocatori più influenti della lega. Non solo in campo, infatti è una vera forza della natura in grado di attirare chiunque e abbattere ogni avversario.
Kobe Bryant: la leggenda dei gialloviola Kobe, è stato sicuramente uno dei giocatori più incredibili che abbia mai messo piede in un campo da basket.
Magic Johnson: rivale di Micheal Jordan, vincitore di qualunque premio, serve da dire altro?
Kareem Abdul-Jabbar: considerato da molti The GOAT degli anni 70‘ uno dei lunghi, più alti e forti della storia di questo sport.
Micheal Jordan: ultimo ma non meno importante, Micheal Jordan, il prodigio capace di asfaltare qualunque avversario e simbolo degli storici Chiacho Bulls.
Il quintetto scelto da Jayson Tatum, tolto Jordan è composto tutto da giocatori dei Los Angeles Lakers, storici rivali dei Boston Celtics in cui milita dal 2017. Sarà pura coincidenza?