Figlio della leggenda NBA (e Hall of Famer) Arvydas Sabonis, ex cestista dei Portland Trail Blazers, il giovane Domantas sta ricalcando le orme del padre
Infanzia e primi anni di carriera
Domas, come lo chiamano amici e compagni, nasce a Portland il 3 Maggio 1996, figlio della leggenda Arvydis Sabonis e di Ingrida Mikelionytė. Secondo di quattro fratelli (il fratello maggiore Tautvydas, la quasi coetanea Ausrine e il fratello minore Zygimantas), Domantas calca per la prima volta il parquet in Spagna, esordendo a soli 16 anni con l’Unicaja Malaga
L’esordio tra i professionisti e il biennio in Europa
Gioca la sua prima partita da professionista il 5 settembre 2012 contro il KK Cibona, ma nella sua prima stagione da Pro il lituano fatica ad imporsi, chiudendo l’annata con 32 presenze e 95 punti. Per questo motivo viene spedito a farsi le ossa all’Axarquia, piccolo club di Velez-Malaga, in Andalusia, dove il figlio d’arte migliorerà le sue prestazioni (20 presenze e 98 punti)
Anche se acerbo e non ancora pronto, al ritorno dal prestito il Malaga offre a Domantas un rinnovo triennale. Ma il lituano rifiuta, preferendo tornare in America, e tentare la scalata al sogno NBA partendo dal campionato collegiale statunitense
Il biennio in NCAA
Sabonis si iscrive quindi alla Gonzaga University, college gesuita di Spokane, nello stato di Washington. Qui Domantas dimostra subito il talento ereditato dal padre, e mostra al mondo che il cognome pesante può non essere un peso per un giovane talento come il lituano
Chiude l’anno da rookie con 10 punti di media, e va ancora meglio nell’anno da sophomore, riuscendo a realizzare 17 punti e 11 rimbalzi di media. Nel frattempo entra in pianta stabile nella rosa della nazionale lituana, venendo pure convocato per le Olimpiadi 2016 (diventando il secondo più giovane di sempre dopo Zou Yuchen)
Il draft 2016 e la difficile esperienza ad OKC
La sera del 23 giugno 2016, durante l’NBA Draft 2016 svoltosi al Barclays Center, Domantas viene selezionato come 11esima scelta dagli Orlando Magic. Poche ore dopo però viene inserito nella trade che porterà Ersan Ilyasova, Victor Oladipo e Sabonis agli Oklahoma City Thunder, e Serge Ibaka ai Magic
La stagione da rookie con i Thunder è però costellata di alti e bassi. Il lituano mette a referto 66 presenze in quintetto, 13 partite in doppia cifra, due doppie doppie, e un season high di 20 punti, ma al momento decisivo, durante i playoff, viene lasciato spesso in panchina (sole due presenze nei playoff 2016 che i Thunder concluderanno al primo turno, sconfitti 4-2 dagli Houston Rockets
Il trasferimento ad Indianapolis e la consacrazione
A fine stagione, i Thunder decidono di tentare l’acquisto di Paul George, e nella trade che porta il cestista losangelino nell’Oklahoma finiscono Victor Oladipo e lo stesso Sabonis. Ma quella che poteva sembrare una bocciatura si trasforma per Domas nella più grande delle opportunità
Ad Indianapolis il lituano va per 8 volte in doppia cifra nelle prime 10 partite giocate, mette a referto 5 doppie doppie, aggiorna nella partita contro gli Spurs il suo carrier high a 22 punti, e chiude la prima stagione in Indiana con 13 punti e 10 rimbalzi di media in 27 minuti, risultando il quarto della lega per punti dal campo (62%)
A fine stagione i Pacers vanno ai playoff, dove vengono eliminati dai Cleveland Cavaliers di Lebron James solo in Gara 7, con Sabonis che chiude la post season con 23 punti di media. Grazie alle sue prestazioni in NBA viene eletto giocatore lituano dell’anno 2018
NBA 2019, l’infortunio di Oladipo e il ruolo di leader
Nella seconda stagione nell’Indiana le cifre del lituano si alzano ancora: 14 punti e 9 rimbalzi di media, tanto che i Pacers restano per lungo tempo in vetta alla Eastern Conference. Ma quando Victor Oladipo va ko per un infortunio al ginocchio, è Sabonis a dove prendere per mano Indiana e portarla ai playoff, insieme al compagno di squadra Myles Turner
A regular season quasi conclusa, gli Indiana Pacers si trovano al 5° posto ad est, con un record di 47 vittorie e 34 sconfitte, pronti ad insidiare i Boston Celtics, ed un posto ai playoff già matematicamente raggiunto. Riuscirà il principe di Lituania a trascinare Indiana alle NBA Finals?