L’ennesimo risultato negativo colto dai bianconeri contro il Monza chiude un settembre drammatico per la Vecchia Signora. La squadra è totalmente confusa, in balia degli eventi e sembra remare contro il suo stesso allenatore. C’è però qualcosa che appesantisce l’aria attorno ai bianconeri: nella Juventus stupisce il silenzio societario. Un assenteismo ingiustificato che, a memoria, non si era mai visto.
La situazione è realmente compromessa?
Nove gare disputate, due vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte. Due di queste in Champions League, dove ormai il percorso sembra già compromesso. In campionato la vetta dista già sette punti e il Napoli non sembra essere intenzionato a rallentare, trascinato dalla forza dei nuovi arrivati e da un allenatore presente sia in campo che fuori.
Allarmante è il senso di arrendevolezza che la Juventus sta mostrando in questo suo momento storico. In campo la squadra sembra abbandonata, ingabbiata in una confusione che sta colpendo non solo i “novellini”, ma anche i giocatori di esperienza. L’espulsione di Di Maria contro il Monza è una fotografia lucida della situazione bollente che si sta respirando. E se dopo 15 mesi di Allegri Bis non si vedono miglioramenti, con la squadra in confusione, nervosa e probabilmente rema contro il tecnico, allora vuol dire che la situazione è irrecuperabile.
Nella Juventus stupisce il silenzio societario: il presidente dia delle risposte
C’è però un altro dato che impietosisce la già difficile situazione in casa Juventus: il silenzio societario. Andrea Agnelli non è mai intervenuto in questo particolare momento, il più complicato da quando è alla presidenza della Vecchia Signora. L’ultimo intervento “duro” del presidente bianconero è stato il 7 agosto 2020. La Juventus di Maurizio Sarri veniva eliminata dal Lione e Agnelli si presentò ai microfoni annunciando di fatto l’esonero dell’attuale tecnico della Lazio. Da lì in poi nessun intervento di nota, nessun pugno di ferro. Un silenzio rumoroso, rotto solo con la Superlega e poi ripreso immediatamente dopo. Un assenteismo ingiustificato, forse una presa di coscienza della situazione creata da lui stesso nel tentativo di salvare la faccia dopo i vuoti con Sarri e Pirlo? Ora serve dare spiegazioni su questa situazioni, lo chiedono i tifosi e gli investitori. Se questo silenzio continuerà la situazione potrebbe anche peggiorare. Come si dice solitamente? “Al peggio non c’è mai fine“.