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Omloop Het Nieuwsbland 2019: Stybar beffa Greg Van Avermaet e Tim Wellens

Il ceco della Deceuninck Quick Step batte i compagni di fuga, Greg Van Avermaet, Aleksej Lutsenko, Tim Wellens e Dylan Teuns

Il percorso: Gent-Ninove (200 km)

OMLOOP HET NIEUWSBLAND 2019: GENT-NINOVE

La Omloop Het Niuewsbland apre la stagione delle classiche del nord. La corsa inizia dopo 7 km di trasferimento e dopo una serie di attacchi di diversi corridori, a prendere il largo sono in quattro: Roy Jans, Tom Wirtgen, Alex Howes e Tom Devriendt, che riescono in poco tempo a guadagnare diversi minuti (al km 30 i battistrada sono già segnalati a quasi 9′ di vantaggio)

Quando il distacco del plotone lievita sopra il livello di guardia (arrivando a toccare i 15′) è la Deceunink Quick Step ad organizzare l’inseguimento, mettendo a tirare Tim Declercq e Iljo Keisse. Al km 90 ai quattro fuggitivi restano da gestire circa 8′, mentre oltre alla Quick Step anche altre squadre cominciano a collaborare all’inseguimento. Subito dopo il rifornimento la corsa esplode: il gruppo recupera secondi su secondi, portando il distacco a 5′, e ad 80 km dal traguardo un drappello di corridori tenta l’allungo: Emils Liepins (Wallonie Bruxelles), Frederic Backaert (Wanty-Gobert), Bert Van Lerberghe (Cofidis, Solutions Crédits), Sven Erik Bystron (UAE Team Emirates), Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Ian Stannard, Chris Lawless (Team Sky), Mike Teunissen, Taco Van der Hoorn (Jumbo-Visma), Jurgen Roelandts (Movistar), Davide Ballerini (Astana), Stijn Vandenbergh, Oliver Naesen (Ag2R La Mondiale), Jens Keukeleire (Lotto Soudal), Zdenek Stybar (Deceuninck-Quick Step) si lanciano all’attacco, tentando di raggiungere i quattro al comando. Ma la loro azione non dura molto, e il gruppo li riassorbe presto

La fuga viene finalmente raggiunta, ma da questo momento in poi, complice la pioggia, succede di tutto. Cadono diversi corridori, sopratutto Sunweb e Katusha, cade Jan Bakelants, così come Ivan Cortina. E sul Molemberg la situazione si complica ulteriormente. Sfruttando le pendenze durissime un gruppetto di corridori, composto da Lampaert, Stybar, Benoot, Wellens, Naesen, Ballerini, Lutsenko, Teuns, Colbrelli, Drucker, Oss, Van Avermaet, Trentin, Van Aert, Van Poppel, Stannard e Planckaert tenta l’allungo. Dopo una serie di attacchi, e complice la caduta di Benoot, anche questo gruppo si spezza, e da esso si forma un nuovo tentativo di attacco, formato da Lutsenko, Wellens, Van Avermaet, Stybar e Teuns

I cinque al comando, sfruttando i tatticismi alle loro spalle, riescono a guadagnare quei 30” che gli permettono di poter gestire con relativa tranquillità gli ultimi 10 km. Ma se inizialmente collaborano, ai 3 dall’arrivo è Dylan Teuns a dare inizio alle ostilità: il belga della Barhain Merida tenta di anticipare i compagni di fuga, ma viene ripreso da Zdenek Stybar, il quale però non si ferma, e si lancia all’attacco. Quella che poteva sembrare una mossa azzardata, si rivela invece l’asso vincente del ceco. I quattro compagni di fuga non hanno più forze, e non possono far altro che giocarsi i due posti di rincalzo sul podio. Vince Zdenek Stybar davanti a Greg Van Avermeat e Tim Wellens, e la Deceuninck Quick Step si aggiudica la prima classica del calendario

Ordine d’arrivo

ORDINE D’ARRIVO