Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, verifica il progetto della nuova arena che sorgerà a Santa Giulia per ospitare le gare di hockey maschile in occasione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026. Dice il presidente: “Noi oggi stiamo sentendo solo buone notizie, è stato detto che siamo in tempo, si correrà come sempre ma siamo in tempo“. I Giochi Paralimpici invernali sono terminati domenica eppure abbiamo già voglia di rivedere questi protagonisti, atleti forti che hanno vissuto tante emozioni, le hanno condivise con noi e ci hanno dato tanta gioia, nonostante tante preoccupazioni per la situazione che si è venuta a creare in Ucraina. Il medagliere, tra Cina ed Ucraina, è popolato da atleti veramente fortissimi, gli investimenti per l’evento sono stati cospicui, purtroppo i fatti di cronaca un po’ li hanno oscurati e non si è riscontrato l’interesse che ci si auspicava. Nessuno è tornato a casa, da veri professionisti gli atleti hanno rispettato l’impegno.
Un’arena, per i giochi invernali Milano-Cortina 2026
L’atmosfera di gioia, condivisione e amicizia tra le Nazioni, però, è rimasta e la rivogliamo a Milano-Cortina, come fa notare la sottosegretaria Valentina Vezzali su Instagram: “Ora aspettiamo che la bandiera Paralimpica di Milano-Cortina 2026 giunga in Italia e l’incontro che faremo con gli atleti a Roma. Viva lo Sport, sempre e comunque“. Per ora è ancora una “giungla”, in questo momento storico, ma per la partenza saremo ben attrezzati! Milano- Cortina sarà una bella sfida e produrrà una grande reputazione a livello nazionale ed internazionale, il progetto c’è, siamo fiduciosi che i lavori partiranno entro quest’anno, tutto il comparto organizzativo è molto positivo anche per i permessi e le bonifiche del territorio. Per quanto riguarda i due ricorsi che pendono sull’area il sindaco ha spiegato che “aspettiamo giugno per capire cosa succederà, siamo confidenti nel diritto e nel nostro buon operato, dobbiamo aspettare giugno. Non è stata indetta alcuna sospensiva e noi procediamo come se niente fosse, siamo positivi“. Il progetto piace moltissimo, architettonicamente funziona tutto, il punto è che l’arena è presentata come centro della vita poli-funzionale dell’Olimpiade. Un centro di tutte le attività, un vero e proprio grande cervellone al quale fa capo ogni cosa. Conclude il presidente: “Cioè in un attimo si trasforma in un impianto per lo sport, per un concerto dove si sta seduti, in piedi, c’è un grande uso del digitale e mi piace moltissimo. Sono 16 mila posti per cui è chiaro che a Milano c’era bisogno di questo da tanto tempo“.
Non ti voltare, Non ti fermare, Fino all’alba!
Arisa a Pechino canta “Fino All’Alba”, la canzone che accompagnerà i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano-Cortina 2026 in programma a Milano e Cortina D’Ampezzo. L’edizione 2022 si è tenuta invece in Cina ed è stata Pechino la città scelta per il passaggio del testimone. Arisa è volata dall’altra parte del mondo per prendere parte alla cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali. In diretta su Rai2 da Pechino, Arisa ha presentato il suo brano: “Fino All’Alba“. Brano famoso presentato con quello di MaliKa Ayane al Festival di Sanremo 2022, quando il pubblico è stato chiamato a votare tra i due brani presentati per lo stesso scopo. Arisa ha ottenuto la maggioranza indiscussa delle preferenze ed ufficialmente è sua la colonna sonora che accompagnerà i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026. Arisa si è recata a Pechino con il suo staff e il produttore Diego Calvetti per la presentazione ufficiale del brano in una veste di classe internazionale. Un rito, quello del passaggio di consegne, che segna la fine dell’edizione 2022 dei Giochi invernali e dà il via alla preparazione dei prossimi. Un rito, quello del passaggio di consegne, che segna la fine dell’edizione 2022 dei Giochi invernali e dà il via alla preparazione dei prossimi. Malika Ayane bellissima nel suo abito nero di lustrini, canta l’inno d’Italia come passaggio del testimone. Al centro del palaghiaccio due bambini “spingono il mondo” verso il paese ospitante del 2026, un cerchio che si chiude. Un cerchio si apre.