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Parma-Milan, Hernandez risolleva il Diavolo.

Al Tardini di Parma i rossoneri trovano i tre punti che mancavano da tre partite. A levare le castagne dal fuoco ci pensa Hernandez con un gol all’88’. Tre punti fondamentali per il Milan, che si allontana dalla zona calda della classifica. Il Parma perde dopo due gare senza sconfitta, ma è una disfatta indolore vista la tranquilla posizione in classifica.

Confermate le indiscrezioni delle ultime ore. I padroni di casa scendono sul terreno di gioco con l’ormai collaudato 4-3-3. Davanti a Sepe ci sono Bruno Alves e Iacoponi, con Darmian e Gagliolo terzini. Spazio ad Hernani, Brugman e Barillà. In attacco come prima punta c’è Kucka, con Gervinho e Sprocati ali d’attacco.
Rossoneri in campo col 4-3-3. Donnarumma in porta, Hernandez e Conti sulle fasce, con Romagnoli e Musacchio al centro della difesa. In mediana c’è Bennacer, con Kessiè e Çalhanoğlu mezzali. In attacco c’è Piatek, unica punta, con Bonaventura e Suso pronti a rifornire il polacco.
Arbitra il signor Paolo Valeri della sezione Aia di Roma 2 l’arbitro di Parma-Milan. Il fischietto sarà coadiuvato da Stefano Liberti di Pisa e Marco Bresmes di Bergamo, quarto ufficiale Lorenzo Illuzzi di Molfetta. Addetti VAR Daniele Chiffi di Padova e Dario Cecconi di Empoli. 

La partita

Primo tempo
Parte forte il Milan, al 2′ Kessiè si rende protagonista di una bella giocata e serve Piatek, stavolta il polacco si reinventa assistman per Çalhanoğlu, il turco prova la staffilata e la palla fa la barba al palo. Tre minuti dopo sugli sviluppi di un calcio d’angolo favorevole ai rossoneri, spunta la testa di Romagnoli, il capitano rossonero però non riesce ad indirizzare verso la porta. Il Milan ha cominciato la sfida col piglio giusto, imponendo un ritmo molto alto, sicuramente è dimenticabile la partenza dei padroni di casa, sotto ritmo e sotto tono, nei padroni di casa stanno latitando le idee del baby talento Kulisevski.
All’8′ Hernani perde un pallone sanguinoso, la palla arriva a Piatek, pronto a scaricare in porta, ma viene recuperato dal grande intervento di Brugman, che sventa la minaccia. Il Parma si risistema dopo l’arrembante inizio rossonero, sugli spalti arrivano però delle lamentele nei confronti del direttore di gara, colpevole, secondo i tifosi di casa, di aver condotto un arbitraggio favorevole agli ospiti. Al 24′ Bonaventura pesca con un bel passaggio Kessiè, l’ivoriano scarica un tiro violento, molto reattivo nella circostanza Sepe, bravo a smanacciare in calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner Piatek gira di testa, sulla traiettoria si inserisce Hernandez, come sempre molto attivo in fase offensiva, ma lo spagnolo da due passi non riesce a trovare il colpo vincente. Pochi minuti dopo Çalhanoğlu accusa un guaio fisico, il turco ex Leverkusen si tocca infatti la mano per un colpo subito, lo staff entra in campo per assicurarsi delle condizioni del centrocampista rossonero, che alla fine può continuare il match. Al 33′ il Parma si fa finalmente vedere in avanti, grande giocata di Kucka che serve Kulusevski, lo svedese premia l’inserimento di Hernani il quale cerca Barillà ma poi Romagnoli è provvidenziale e riesce ad anticipare il centrocampista. Non demorde il Milan, che risponde subito alla sortita parmense con Çalhanoğlu, che da posizione defilata costringe Sepe alla deviazione. Molto attivo il turco, le sue percussioni stanno facendo male alla squadra di casa. Sul finale di primo tempo i rossoneri chiudono i padroni di casa nella rispettiva area, ma non riescono a concludere in rete, anzi il Parma ha anche un’occasione nei minuti di recupero (2′) con Kucka, servito da Gervinho dopo un’accelerazione dell’esterno ivoriano, che però calcia a lato. Si tratta dell’ultima emozione della prima frazione. Molto bene i rossoneri, autori di una prestazione di livello, ma incapaci di concludere in porta nonostante la discreta quantità di occasioni create. Padroni casa rivedibili e a cui stanno mancando le intuizioni di Kulusevski e gli strappi di Gervinho, tamponato bene da Conti.

Secondo tempo
La sfida riprende sotto la pioggia e senza cambi. Il Parma parte bene e al 48′ ha una ghiotta occasione con Gervinho, lanciato a tu per tu col portiere dall’estro di Kulusevski. Donnarumma ipnotizza l’ivoriano, ma arriva la segnalazione di fuorigioco da parte dell’assistente. La ripresa è molto più equilibrata, il Parma sembra essere entrato in campo con un piglio decisamente diverso, ma il Milan non demorde. Al 56′ Çalhanoğlu prova la conclusione dalla distanza, bloccata senza problemi dall’attento Sepe. Due minuti dopo arriva anche la prima ammonizione della sfida, Bennacer stende Kulusevski e finisce sul taccuino dei cattivi. I rossoneri sfiorano nuovamente il gol del vantaggio al 60′ con Suso, che compie una grande giocata riuscendo a trovare lo spazio per il tiro, che fa la barba al palo. Un minuto dopo Iacoponi protesta troppo e anche lui finisce sul taccuino dei cattivi. D’Aversa prova a cambiare le carte in tavola ed inserisce Grassi al posto di Barillà, prova a fare lo stesso anche Pioli, che decide di lanciare Pedro Leao al posto di un’impalpabile Piatek. Il polacco non è riuscito ad interrompere il suo digiuno di gol, la sostituzione sa infatti di bocciatura. La partita resta sempre in equilibrio, nonostante lo sforzo rossonero per abbattere le mura dei Crociati. Al 70′ D’Aversa inserisce Cornelius, al rientro dall’infortunio, per Brugman, quindi Kucka scala e torna a giocare a centrocampo. Krunic rileva un buon Kessiè. Le squadra coincidano ad allungarsi e inizia a subentrare anche la stanchezza. L’ingresso di Cornelius ha portato fisicità e pericolosità tra i padroni di casa, al 76′ il Milan rischia grosso proprio con Cornelius, rimontato da un energico intervento di Conti, uno dei migliori tra gli ospiti. Suso all’80’ salta secco Kucka con un bel tunnel e prova la conclusone, ma il tentativo dello spagnolo è completamente da dimenticare. Due minuti dopo il Milan ha un’altra occasione con Çalhanoğlu, che trova nuovamente pronto Sepe. Poco dopo il portiere si ripete su Suso. Il Milan prova il forcing finale, D’Aversa si gioca la carta Sprocati all’87’, l’ala prende il posto di un Gervinho molto in ombra, controllato bene da Conti per tutta la partita. Nonostante ciò il Milan trova il meritato gol del vantaggio all’89’: doppia deviazione sfortunata del Parma in area di rigore, con il pallone che in ultima istanza sbatte sulla gamba di Bruno Alves, ed Hernandez la scaraventa in rete alle spalle di Sepe. Terzo gol in stagione per il terzino spagnolo, a pari merito, per ironia della sorte, con Piatek. Il marcatore viene anche ammonito per essersi tolto la maglia durante l’esultanza. La stessa sorte tocca a Donnarumma, colpevole però di aver perso troppo tempo a rimettere in gioco il pallone. L’arbitro assegna tre minuti e il Parma si getta in avanti alla disperata ricerca del pareggio. L’ultimo a provarci è Hernani con un tiro dalla distanza che termina a lato.
Fischia Valeri, non c’è più tempo per le speranze dei padroni di casa. Il Milan acchiappa tre punti pesantissimi e si rilancia in classifica. Successo meritato per gli uomini di Pioli, che hanno prodotto ben 20 occasioni da gol trovando però il vantaggio solo nel finale di gara. Il Parma può sicuramente recriminare per un atteggiamento passivo, sopratutto nel primo tempo, e per le prestazioni sotto tono die suoi uomini migliori.

Tabellino

Parma (4-3-3): Sepe; Darmian, Iacoponi, B. Alves, Gagliolo; Hernani, Brugman (dal 70’ Cornelius), Barillà (dal 62’ Grassi); Kulusevski, Kucka, Gervinho (dall’87’ Sprocati). All. D’Aversa

Milan (4-3-3): Donnarumma; Conti, Musacchio, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessié (dal 71’ Krunic), Bennacer, Bonaventura; Suso, Piatek (dal 63’ Leao), Calhanoglu. All. Pioli

Arbitro: Paolo Valeri (Roma)

Gol: 88’ Theo Hernandez

Ammoniti: Iacoponi (P), Bennacer, Theo Hernandez, Donnarumma (M)