Quando si pensa al tennis degli Anni ’90 non si può non menzionare lui, lo statunitense Pete Sampras. Nato il 12 agosto 1971 a Potomac, nel Maryland (all’anagrafe è Petros Sampras) è stato senza ombra di dubbio il leader del circuito tennistico mondiale, e non a caso ha mantenuto il numero uno dell’ATP per ben 286 settimane. L’unico fuoriclasse che è riuscito a contrastarne lo strapotere è stato il connazionale Andre Agassi, infatti sono diventate leggendarie le loro sfide e la rivalità in tutti i principali tornei di questo sport.
Pete Sampras è riuscito nell’impresa di conquistare ben 14 titoli del Grande Slam. Il suo record assoluto ha resistito fino a quando non è nata la generazione di altri campioni leggendari come Roger Federer, Novak Djokovic e Rafa Nadal. Ha fatto scuola nel periodo in cui ha calcato i vari campi del tennis mondiale, distinguendosi per la sua duttilità che gli ha permesso di essere competitivo e vincente su ogni tipo di superficie. In realtà, la sfolgorante carriera dell’asso americano presenta una sola macchia.
Si tratta del Roland Garros, infatti sulla terra rossa non è mai riuscito a vincere, conquistando al massimo la semifinale nel 1996. Per il resto, ha fatto incetta di coppe e trofei in ogni competizione, collezionando cinque Us Open, due Australian Open e primeggiando per sette volte a Wimbledon. A proposito della competizione inglese, ha sempre dichiarato che il suo sogno fin da bambino è sempre stato quello di vincere proprio a Wimbledon, mentre ha definito il numero uno nella classifica mondiale come una «ciliegina sulla torta» dei suoi innumerevoli successi.
Andre Agassi: l’unico rivale che ha fatto soffrire Pete Sampras
Il tennis degli Anni ’90 è stato caratterizzato dalla rivalità agonistica tra il numero uno Pete Sampras e il suo principale avversario, l’unico che è riuscito a tenergli testa più di una volta, Andre Agassi. Entrambi si sono sfidati in 34 occasioni, ed è stato sempre spettacolo. Il vincitore dei 14 titoli del Grande Slam è riuscito a battere il connazionale 20 volte, anche se ci sono state delle situazioni in cui Agassi ha avuto il merito di sconfiggere il collega. Quando si sono confrontati in cinque finali di uno Slam, Sampras ha avuto la capacità di regolare il suo principale antagonista in quattro match.
Rafael Nadal: il re del tennis mondiale
Agli Australian Open del 1995, invece, è stato Agassi ad avere la meglio, costringendo Sampras ad arrendersi dopo quattro set. Uno smacco che Pistol Pete (come veniva soprannominato nell’ambiente) non è mai riuscito a superare del tutto. Durante lo stesso torneo, ma nel 2000, lo storico rivale del campione del Maryland lo ha ancora una volta battuto in cinque set.
Nonostante i continui confronti in campo e la serrata competizione tra di loro, Pete Sampras ha sempre riconosciuto un merito ad Andre Agassi. La sua presenza e la sua classe gli hanno permesso di avere sempre un motivo in più per allenarsi duramente e per fare in modo che potesse migliorare la sua tecnica ed affinare le sue doti per vincere contro di lui. Insomma, un avversario che tutto sommato è stato anche un ulteriore stimolo a vincere ancora di più per dimostrare (qualora ce ne fosse stato bisogno) che quella leadership di 286 settimane non è arrivata per caso.