Dopo mesi di indiscrezioni e retroscena, l’allenatore del Lipsia, Ralf Rangnick, che sembrava vicinissimo a sedersi sulla panchina del Milan a partire dalla prossima stagione, ha spiegato, nel corso di un’intervista a Suddeoteche Zeitung, il motivo del suo rifiuto ai rossoneri: “In seguito all’ottima serie dei risultati del Milan dalla ripresa del campionato in poi, non era possibile chiudere l’affare. Indipendentemente dal punto di vista, se il mio club o quello del club, non sarebbe stato intelligente farlo. Se mi metto nei panni dei milanisti, che siano tifosi, giocatori o dirigente sportivo, non avrei capito perché decidere di cambiare dopo un percorso del genere”.
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Attualmente, però, Ralf Rangnick è disoccupato dal momento che la trattativa con il Milan è saltata e il rapporto con il Lipsia si è interrotto: “Non voglio pensare troppo al futuro – ha proseguito- In Inghilterra potrei cominciare a lavorare fin da subito, perché padroneggio la lingua. Ma non escludo altri paesi, come dimostra la trattativa con il Milan: sono portato per le lingue. Posso però escludere che ripartiro’ dal basso. Ulf, Hoffneim, Lipsia…L’ ho già fatto più e più volte. Alla mia età sarebbe bello se il mio prossclub fosse pronto, fin da subito, a vincere titoli. Mi é dispiaciuto lasciare Lipsia senza trionfi, ma negli ultimi 4 anni.vincere non era un obiettivo realistico. Comunque a Lipsia abbiamo fatto qualcosa che in 100 anni di calcio non si era mai visto e che molto difficilmente si rivedrà nei prossimi 100″.