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Riparte il calcio tra dubbi e rischi

In questo periodo di grande incertezza e di blocco totale di quasi tutte le attività, arriva per il Mondo del calcio italiano una notizia positiva. Infatti come si può leggere stamattina sul Corriere dello sport, nell’articolo scritto da Bartolozzi, Guadagno, Ramazzotti e Zara, nel Bel Paese, a partire dal 4 maggio, riparte il calcio.

“Via libera dal vertice col governo”

Queste le parole di apertura che emergono dal titolo dell’articolo, che apre finalmente ad una data vera e concreta, che fa sperare tutti gli appassionati e tutti i tifosi, oltre che naturalmente in primis le società sportive e tutti i loro dipendenti, che tornerebbero così a fare il loro lavoro.

Ma è scontro sui tamponi

Non è ancora tutto chiaro però, e tra Lega e Governo permagono dei dubbi e delle questioni non del tutto chiarite. La questione tamponi non è ancora stata del tutto chiarita e nelle prossime due settimane bisognerà arrivare ad un accordo, per dare informazioni precisi ai medici delle squadre e alle società, che ad ora si è capito non sanno ancora bene come muoversi.

Infatti le società di calcio non vogliono passare come dei ladri di tamponi, che potrebbero invece essere fatti alle persone che presentano sintomi che potrebbero far pensare al Covid. Per risolvere questa questione così delicata si potrebbe arrivare ad un accordo che prevede che le società acquistino i tamponi donando una somma di denaro alle regioni di appartenenza per risolvere questo problema da un punto di vista morale.

LA RIAPERTURA DEL MINISTRO

Il ministro dello sport Spadafora è convinto della sua decisione e conferma

Lo sport riapra

Ma quando si tratta di arrivare a un passo concreto e a decisioni precise con la Lega tentenna un po’, visto il clima di grande incertezza che si sta attraversando.

La Fase due: allenamenti individuali per le prime due settimane” si legge nel sopra citato articolo di questa mattina. Dunque non sarà tutto normale fin da subito, ma ci vorrà un periodo iniziale in cui l’attenzione e la cautela dovranno essere massime, per evitare possibili problemi come infortuni, nuove infezioni e contagi che potrebbero causare un stop definitivo della stagione calcistica. Bisogna ripartire sì, per gli interessi delle società, dei calciatori e dei tifosi, anche se non tutti sono d’accordo, ma non bisogna affrettare le cose, rischiando in modo tale di far ripartire l’allarme Covid tra le società.

IL DUBBIO SUI NUOVI POSITIVI

L’ultimo problema da affrontare è poi la questione dei possibili nuovi contagiati, che potrebbe essere di difficile gestione per le società.

I medici sono divisi sulla gestione dei nuovi positivi

La questione è molto delicata, perché appunto non si deve e non si vuole arrivare in nessun modo ad un nuovo stop della stagione che pregiudicherebbe del tutto la possibilità di portarla al termine e dunque la prudenza e l’indecisione sono i sentimenti che prevalgono in questo momento.

Nonostante questo ora c’è una data, c’è apertura totale e tutti ne siamo felici! Lo sport può ripartire e lo farà presto. Il 4 maggio si avvicina, l’attesa è tanta e tutti gli sportivi d’Italia non vedono l’ora che arrivi quel giorno, perché finalmente riparte il calcio!