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Rivoluzione KTM in MotoGP: verso una lineup rivista nel 2023

La MotoGP si avvicina al 2023, e la KTM si sta muovendo molto sul mercato piloti. La casa di Mattinghofen ha diverse scelte da fare, in una fase dove il ritiro della Suzuki e la scadenza di contratti di illustri sta sparigliando le carte. Gli orange sono delusi dalle prestazioni delle loro quattro RC16, e hanno deciso di cambiare approccio. Oltre che nel settore tecnico-dirigenziale, che ha nell’ingaggio di Francesco Guidotti il punto cardine, il costruttore ha deciso di variare la strategia anche sul fronte dei piloti.


KTM: la ristrutturazione del dopo Leitner


KTM in MotoGP nel 2023: finisce “l’onda verde”?

Il punto fermo è che l’anno prossimo verranno schierate quattro moto, due del team ufficiale e due del team Tech3. Il nodo da sciogliere è chi le guiderà. Da quanto sappiamo, Brad Binder è l’unico dei presenti ad avere già in tasca la riconferma. Miguel Oliveira, invece, non rimarrà al suo posto. KTM gli ha offerto di rimanere nel loro ambito, a patto che faccia un passo indietro al team Tech3. Il portoghese ha però rifiutato la…generosa offerta, in quanto vuole rimanere un ufficiale. Ma forse dovrà accontentarsi di una moto satellite, e si sta guardando attorno. Una possibilità potrebbe arrivare dal Gresini Racing, nel caso Enea Bastianini venga promosso a pilota factory dalla Ducati. E dalla Rossa potrebbe arrivare Jack Miller. L’australiano è fuori dalla squadra ufficiale della casa bolognese, ma aveva accettato di tornare in Pramac. Ma non ha raggiunto un accordo sulla durata del contratto. “Thriller” voleva un biennale, Borgo Panigale gli ha offerto un anno solo. Infine, si gettano le basi per un clamoroso ritorno di Pol Espargaro, messo alla porta da una Honda insoddisfatta dei suoi mancati risultati. Come avrete notato, sono tutti piloti di esperienza: i giovani dove sono?

Una filiera che rischia d’incepparsi

In questo quadro mancano i piloti in erba. Che fine faranno Remy Gardner e Raul Fernandez? L’australiano ha un solo anno di contratto, e la sua posizione traballa. La “colpa” è anche del suo manager Paco Sanchez (lo stesso di Joan Mir), il quale si è lasciato andare a dichiarazioni fuori luogo che hanno spazientito il boss Pit Beirer. Gardner Jr ha comunque le idee chiare: non rimarrà in MotoGP a qualunque costo. Anche Fernandez è in bilico, ed i suoi scarsissimi risultati non aiutano. Il madrileno sembra aver perso fiducia in se stesso, e non crede abbastanza nel progetto. D’ora in avanti, KTM punterà sui giovani solo se seriamente motivati. Ma a questo punto sorge la domanda: che ne sarà del corposo programma che la casa ha messo in piedi in Moto3 e in Moto2? La filiera che hanno sapientemente costruito in questi anni non rischia d’ingolfarsi?

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione