Ronda Rousey si è mostrata solidale con l’Armenia e con il Nagorno-Karabakh e attraverso i social media ha espresso solidarietà all’Armenia riguardo il conflitto in corso con l’Azerbaigian e la Turchia.
Ronda Rousey solidale con l’Armenia
“L’Armenia e Artsakh [Nagorno-Karabakh] sono sotto attacco” ha scritto l’ex campionessa dei pesi medi UFC Rousey in un post ai suoi 13,1 milioni di follower su Instagram. “Mostrate la vostra solidarietà in questo sforzo globale di sensibilizzazione. Esprimete la vostra indignazione per gli attacchi provocati dall’Azerbaigian. Paese assistito dalla Turchia e dal desiderio palese di pulizia etnica degli armeni della loro patria ancestrale Artsakh“.
Ha anche esortato i seguaci americani a compilare un modulo per spingere il presidente Donald Trump a “condannare le azioni dell’Azerbaigian e della Turchia” e ha fornito un link per le donazioni.
L’appello alla solidarietà di Ronda Rousey si inserisce in un conflitto in corso nella regione tra Armenia e Azerbaigian per la zona contesa del Nagorno-Karabakh.
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Le motivazioni che hanno spinto Ronda Rousey a essere solidale con l’Armenia
La regione è considerata a livello internazionale come parte del territorio azero. L’Azerbaigian non riconosce l’indipendenza del Nagorno-Karabakh. La quale ha una popolazione prevalentemente armena di circa 145.000 abitanti, ma non è sotto il controllo di Baku dal 1988.
“So che c’è stato un terribile genocidio nel 1915 e sono qui per sostenere lo sforzo di farlo riconoscere. Questo perché credo che l’unico modo per noi di imparare dal nostro passato sia riconoscere che è successo“, disse allora.
“Gli armeni sono stati molto gentili con me crescendo. Mi hanno accettato nella loro cultura. Ho voluto fare qualcosa di speciale per aiutare per il centenario. Ho pensato che non c’era sforzo migliore per mostrare che venire ed essere qui di persona“.
Riconoscimento del genocidio Armeno dagli USA
I massacri avvenuti tra il 1915 e il 1923 non sono stati riconosciuti dagli Stati Uniti come genocidi fino all’anno scorso. Gli Stati Uniti sono oggi uno dei 32 Paesi che lo riconoscono come tale, insieme a Russia, Germania, Francia e Canada.
Rousey ha gareggiato in MMA fino al 2016 prima di decidere di abbandonare lo sport dopo le sconfitte consecutive con Holly Holm e Amanda Nunes. Dove l’hanno vista perdere e poi non riuscire a riconquistare la cintura dei pesi massimi.
L’anno successivo ha firmato un contratto a tempo pieno con la WWE.