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Rossi e Lorenzo, i nobili decaduti della MotoGP

Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Un tempo compagni di squadra, un tempo avversari principali dell’asso pigliatutto Marc Marquez. Ma adesso, entrambi stanno vivendo il momento più difficile della loro carriera. I risultati poco brillanti di questo 2019 li stanno rendendo l’ombra di loro stessi, incapaci di raggiungere le vette che ci hanno abituato. Cosa succede a questi due campionissimi?

Il caso Rossi

Cominciamo con Valentino Rossi. Il pesarese aveva cominciato bene il 2019, con due podi nelle prime tre gare. Poi, tutto è andato storto: quattro zeri, di cui tre per suoi errori, nessun podio. Ma soprattutto, è il peggiore dei piloti Yamaha. La YZR-M1 non è la moto più competitiva del lotto, questo è indubbio, ma fino all’anno scorso Vale faceva la differenza sui compagni di marca. Ora, però, la musica è cambiata: la M1 è migliorata, anche se poco, ed è esploso il talento di Fabio Quartararo, esordiente capace fin da subito di lottare per la vittoria. Se poi ci aggiungiamo i costanti progressi di Maverick Viñales, ecco che il quadro del “Dottore” assume tinte sempre più fosche. E non si vede una via di uscita: le novità tecniche introdotte a Misano, fortemente volute dal pilota di Tavullia, sono state scartare nel giro di tre gare. E’ segno inequivocabile, e preoccupante, di confusione. Per il 2020 arriverà un nuovo capotecnico, per la terza volta in poco più di cinque anni. David Muñoz prenderà il posto di Silvano Galbusera, sperando che porti idee nuove.

Valentino Rossi in azione a Motegi (dal suo profilo Instagram).

Il caso Lorenzo

Più complicato è lo scenario di Jorge Lorenzo. Il maiorchino è protagonista di una stagione a dir poco disgraziata, tra problemi fisici ed un feeling con la Honda che non arriva. Per un cinque volte campione del mondo arrivare diciassettesimo, a 40 secondi dal vincitore, è inaccettabile. E l’alibi dell’infortunio di Assen non regge più. Avere Marquez come compagno di squadra non aiuta di certo, ma per il suo blasone “Porfuera” non può permettersi di andare così male. Come per Rossi, anche Lorenzo sembra in confusione sulla messa a punto, quasi come se non sappia da che parte iniziare. E come se non bastasse, le recenti voci di ritiro, la trattativa a metà tra il serio e il faceto con la Ducati hanno reso l’ambiente sempre più teso.

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Akira Nishimura (Motorsport Japan): How did you feel today during the race? Jorge: "We made an improvement on the bike this weekend and my feeling was better. Today in the second part of the race I was able to enjoy riding the bike again and go much faster than at the start of the race. At the end we were closer to the front than any of the other races since my injury, a second from the fastest in the last laps. The problem was at the beginning, I couldn’t play with the bike as much as at the end and this is where we lost all our time. But towards the end I was able to little by little, brake later and go faster. With the pace at the end I could have been closer to the leader. Now we try to keep the momentum for Phillip Island." • Akira Nishimura (Motorsport Japan): ¿Cómo te has sentido hoy durante la carrera? Jorge: "Hemos hecho una mejora en la moto este fin de semana y mi sensación ha sido mejor. Hoy, en la segunda parte de la carrera, he podido volver a disfrutar e ir mucho más rápido que al comienzo de la carrera. Al final hemos estado más cerca de la cabeza que cualquiera de las otras carreras desde mi lesión, a un segundo del más rápido en las últimas vueltas. El problema ha sido al principio, no podía “jugar” con la moto tanto como al final y aquí es donde hemos perdido todo nuestro tiempo. Con el ritmo al final podría haber estado más cerca del líder. Ahora trataremos de mantener el progreso para Phillip Island.” #JapaneseGP

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Le dichiarazioni di Lorenzo dopo Motegi (dal suo profilo Instagram).

A questo punto, sorge una domanda: possono i due fenomeni risollevarsi da questa crisi? E’ quello che speriamo tutti. Se c’è una cosa che non manca ai due è la determinazione, quella voglia di essere sempre al top e di abbattere gli ostacoli. Ma la determinazione da sola non basta, specie quando si ha a che fare con un mostro che vince dieci gare su sedici e che conquista il mondiale con quattro gare di anticipo…

Rossi e Hamilton, prove tecniche di scambio: https://sport.periodicodaily.com/valentino-rossi-mercedes-e-ferrari-per-dimenticare-le-delusioni-in-motogp/

Gli orari del GP d’Australia: https://it.motorsport.com/motogp/news/motogp-2019-ecco-gli-orari-tv-di-sky-e-tv8-del-gp-daustralia/4560919/