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Rossi ruba la scena al vincitore del GT di Francia

Valentino Rossi non ha fatto in tempo a tornare dal weekend di Magny-Cours che è di nuovo al centro della polemica. Il vincitore di Gara 2, Raffaele Marciello, ha lamentato la copertura mediatica dell’evento, a suo dire, troppo “Rossi-centrica”.  È stato un altro weekend difficile quello di Rossi sul tracciato francese di Magny-Cours, valido per la terza tappa del GTW Challenge. 

A un passo dalla Top 10

Dopo il debutto a Imola con la prima gara endurance e le due gare sprint di Brands Hatch, anche in terra francese, come in Inghilterra, il weekend è diviso in due gare sprint, che Valentino ha chiuso rispettivamente al 15° e all’11° posto.   Vale è un po’ deluso: “Il problema più grande è stato il sole, al tramonto ce l’hai in faccia, ma fa anche riflesso sull’asfalto. Nelle Libere ho faticato a capire dove mi trovavo, se su un cordolo o nella giusta traiettoria, proprio perché la percezione era difficile. Comunque abbiamo provato a risolvere la cosa applicando una striscia sulla visiera del casco, in modo che potesse proteggermi un po’, e anche questa è una novità per me”.

Un piccolo errore

Proprio quando le cose sembravano andare per il meglio, un errore del Dottore ha relegato l’Audi R8 #46 in 22° piazza nelle qualifiche.  Tutto molto difficile anche a causa della conformazione del circuito: “In Qualifica ho provato a spingere, ma forse ho esagerato un po’ troppo e ho commesso un errore. La prima parte della pista è molto veloce ed impegnativa. Sono salito su un cordolo e ho perso il controllo”.Peccato, perché il piccolo incidente di percorso con il famigerato cordolo ha fatto finire Rossi più indietro di quello che era.

Tout pour tous!

Rossi si lancia, gioca il tutto per tutto e riesce, contro ogni pronostico, a portare a casa un paio di sorpassi.  Incassa anche una penalità di 10 secondi per aver montato un treno di gomme extra a causa dell’incidente. Con la squadra non è riuscito a risalire oltre al 15° posto. Meglio, la Gara 2 della domenica quando, insieme a Frederic Vervish, Valentino ha chiuso con un 11° posto.   Commenta: “L’obiettivo era la Top10 e l’abbiamo sfiorato. Ho sofferto un po’ troppo il caldo, con la macchina che era diventata più difficile da guidare, poi ho anche perso del tempo nella lotta con le Porsche”.

E-commerce vola con Rossi al GTWC

Un campionato non semplice, ma il Dottore non si perde d’’animo: col tempo arriverà a prestazioni degne dei suoi nove titoli mondiali. O almeno si spera. Intanto Valentino ha portato orde di appassionati ad interessarsi al GTWC, tanto che Sky ne ha acquisito i diritti e a Imola i prezzi più alti per i biglietti e il pienone di tifosi hanno fatto schizzare gli ascolti sui social e You Tube verso i canali ufficiali.

Raffaele Marciello è un vincitore!

Qualcuno che non segue costantemente il campionato, sentendo la notizia non ha ben raffigurato Raffaele Marciello, che ha accusato di essere rimasto in ombra a causa della fama di Rossi.    Pilota di classe ’94, è il vincitore di Gara 2 ed è arrivato secondo al traguardo in Gara 1. Il giovane italiano, con residenza svizzera, si è sfogato sui social attaccando la copertura mediatica della gara. Rossi non è l’unico pilota che corre e i giornalisti hanno scelto di mostrare una certa attenzione solo per lui.  Commenta Raffaele: “Giornalisti-giornalismo italiano al top. Come dare giusto spazio a chi vince. Per fortuna corro sotto la bandiera svizzera ora”, ha scritto su Twitter riprendendo l’articolo di un “noto giornale sportivo in rosa”, tutto incentrato sul tentativo di Valentino a discapito del vincitore di gara. Pesante per Rossi, già al centro di una polemica quando ancora si trovava in territorio francese. Conclude Raffaele su Twitter, dopo una certa polemica: “Ringrazio Vale per essere nel campionato dove corro io e grazie a lui c’è molta più gente. La lamentela era solo rivolta ai titoli, dove insieme, ovviamente, al suo nome che porta views possono mettere il nome dei vincitori. Tutto qua”.

I social non cambiano i risultati, li raccontano…

Per Rossi non è certo la prima volta, anzi. L’hanno spesso utilizzato per far parlare di un certo evento o di altro, ma per buona parte della sua carriera i giornali hanno parlato di lui a prescindere dal risultato. Il che è perfettamente comprensibile e non è certo una scelta editoriale.  Quando correva in MotoGP i tifosi andavano a vedere lui, e non necessariamente il contesto.  Sapere come era andato in gara era, per i tifosi, fondamentale. Di altri bravissimi piloti, ma meno carismatici, si conosceva a stento il nome di battesimo in alcune gare.Non è cambiato nulla, solo il campionato. Speriamo che per Raffaele Marciello sia chiaro che parlare del GTWC è utilissimo per tutti e farà crescere anche i suoi follower per le prossime gare. Sapranno allora che anche lui è un pilota, un vincente che sa portare a casa un ottimo risultato!