Il russo batte nettamente Mannarino e succede al connazionale Khachanov. Best Ranking al n.22 per lui
Kremlin Cup Mosca – ATP 250 su cemento
[6] A. Rublev b. [7] A. Mannarino 6-4 6-0
Arriva tra le mura amiche di Mosca il secondo successo in carriera per Andrej Rublev, che batte nettamente in finale il francese Mannarino. Nell’albo d’oro di questa Kremlin Cup succede al connazionale Karen Khachanov, che qui trionfò lo scorso anno.
Senza storia quest’ ultimo atto, con Adrien che non è riuscito ad opporre la minima resistenza. Già finalista qui lo scorso anno, il transalpino è partito con una marcia bassa anche in questo incontro.
Infatti il break a freddo realizzato da Rublev faceva già capire il canovaccio dell’incontro. Il russo, forte anche dei favori del pubblico, per tutto il match si è dimostrato inattaccabile al servizio. Mannarino al contrario non è stato altrettanto prolifico nei suoi turni di battuta.
Il giovane moscovita ha guardato dagli specchietti retrovisori il suo avversario per tutto il primo parziale, prima di imporsi per 6-4.
Nel secondo set invece Mannarino è stato addirittura un fantasma. Quasi nullo in risposta, ha anche perso le poche certezze durante i suoi turni di servizio. Il 57% di prime in campo del tennista nato a Soisy-sous-Montmorency non spiega alla perfezione il poco invidiabile score di 2/14 sulla sua battuta.
Al contrario Rublev è un cecchino con il 100% di punti vinti con la prima. Il bagel è la naturale conclusione di questo incontro a senso unico.
Secondo titolo in carriera per il sovietico, che chiude con un trionfo un 2019 giocato ad alti livelli. Le sue ottime prove gli sono valse anche il best Ranking al n.22.
Continua invece la maledizione con le finali per lo sconfitto Mannarino. Nonostante in quest’ annata abbia trovato il primo titolo in carriera a s-Hertogenbosch, il suo score negli atti conclusivi è disastroso – 1 vittoria e 8 sconfitte –
Ora entrambi saranno di scena al Bank Austria Tennis Trophy a Vienna. Per il fresco vincitore di Mosca ci sarà subito un derby NextGen contro il canadese Auger-Aliassime. Impegnativo anche l’esordio di Mannarino contro il mai domo Sam Querrey.