Sono ore di felicità in Turchia dove arriva una buona notizia sul fronte coronavirus; infatti l’ex portiere, tra le altre del Barcellona, Rustu è stato dimesso dalla terapia intensiva. L’ex calciatore infatti nelle scorse settimane era stato ricoverato dopo aver contratto il virus e la sua vita era fortemente a rischio viste le condizioni in cui si trovava.
LA SUA CARRIERA:
Tra i maggiori riconoscimenti alla carriera di questo fantastico portiere ci sono sicuramente i premi ricevuti a livello personale, come nel 2002, quando l’UEFA l’ha inserito nella squadra dell’anno o nel 2003 quando la FIFA l’ha premiato come miglior portiere del Mondo. A livello di Nazionale, con la sua Turchia, ha ottenuto 3 bronzi in diverse competizioni: ai Mondiali di Corea e Giappone del 2002, alla Confederation Cup del 2003 in Francia e successivamente nel 2008 agli Europei di Austria e Svizzera.
Oltre alle esperienze in patria, dove verrà per sempre ricordato come uno dei portiere più forti della nazione, Rustu ha giocato nella stagione 2003-2004 in Spagna, al Barcellona.
La sua esperienza lontano da casa si rivela però poco fortunata e il duello con Victor Valdes lo relega quasi sempre in panchina, visto anche che in Spagna si potevano schierare in campo solo 3 giocatori extracomunitari. Al termine della stagione disputerà solo 4 partite in Liga e 3 in Coppa UEFA e farà ritorno in Turchia. In patria continuerà a vincere con Fenerbache e Besiktas, dove ha terminato la sua carriera nel 2012, all’età di 39 anni.
LA SCONFITTA DEL VIRUS:
In questi giorni sicuramente molti appassionati di calcio in Turchia saranno stati in apprensione per le condizioni del loro ex beniamino e la notizia di oggi avrà fatto di certo tirare loro un sospiro di sollievo: Rustu è stato dimesso dalla terapia intensiva.
Nella prima intervista realizzato dopo essere stato dimesso Rustu ha così dichiarato: “Me la sono vista brutta, ora sto bene”, portando un grande sollievo a tutti.
Oltre a ringraziare i medici e tutta la sua famiglia, che gli sono stati vicini e lo hanno aiutati a sconfiggere il virus, l’ex portiere ringrazia anche la sua ex squadra, il Barcellona che lo ha sempre sostenuto da vicino in questa battaglia per la vita. Il portiere infatti racconta: “In queste situazioni anche i piccoli dettagli hanno una grande importanza e non dimenticherò l’appoggio del club mentre lottavo per la vita, sarò sempre grato al Barça e al presidente Bartomeu” e infine ha aggiunto delle parole per Xavi, suo grande amico: “E’ un amico, una grande persona e conosce il calcio come pochi. Da allenatore farà grandi cose quando sarà alla guida del Barcellona, sarà come Luis Enrique. Entrambi sono due vincenti, due esempi da seguire”.
Una storia felice in Turchia dunque, che ci dimostra che questo virus si può sconfiggere e che non bisogna mai smettere di lottare.