Sale trepidante l’attesa per questa semifinale di Copa America. La sfida tra Brasile e Argentina non è mai qualcosa di banale. Brasile-Argentina è una rivalità che incendia non solo il Sudamerica, ma tutti gli appassionati del pallone. Tra Brasile e Argentina c’è sempre una netta contrapposizione. Se per i brasiliani una partita al pallone è una commedia che dura novanta minuti; per gli argentini, una partita di calcio, è un dramma che si consuma in un’ora e mezza. Se da una parte c’è un calcio vissuto con allegria, divertimento; dall’altra c’è invece un calcio vissuto con tormento, passione, intesa nel significato biblico della sofferenza.
La Seleçao di Tite
Dopo aver iniziato con qualche tentennamento il Torneo, il Brasile, ora sta ritrovando lo smalto dei giorni migliori. L’attacco ha scoperto il suo assetto ideale con Gabriel Jesus, Coutinho, Everton e Firmino. Il centrocampo ha trovato il suo equilibrio nella coppia Casemiro-Arthur. Mentre la difesa ha continuato a mantenere intatta la sua compattezza, restando ancora imbattuta dopo 450 minuti di gioco. Con il rientro di Casemiro, dopo la giornata di squalifica, la formazione dovrebbe essere quella che ha iniziato la gara contro il Perù. Unico ballottaggio, tra i presunti undici titolari, potrebbe essere quello tra Allan e Arthur. Ma tutto fa pensare che sarà il centrocampista del Barcellona a scendere in campo, a scapito del napoletano.
La Seleccion di Scaloni
L’Argentina non ha ancora convinto in questa Copa America. La qualificazione alla semifinale non ha spazzato via i problemi a Scaloni, che ancora non ha trovato un’identità alla squadra. Per ora l’unica nota lieta per il c.t. dell’Albiceleste, è la scoperta del “Toro” Lautaro Martinez. L’interista è l’unico che abbia dato dimostrazione a Scaloni, di poter essere un trascinatore per l’Argentina. La difesa invece non ha persuaso nessuno, troppi gli errori in fase di contenimento, anche da parte del titolare Otamendi. Anonimo anche il centrocampo, che non sembra in grado di costruire qualcosa e neanche di ispirare Messi e Aguero. Contro il Brasile dovrebbe essere confermata la formazione che ha battuto il Venezuela. Difesa a quattro (Foyth, Pezzella, Otamendi, Tagliafico). In porta, Armani. Centrocampo con Paredes al centro, supportato a destra da De Paul e da Acuña a sinistra. E in avanti il trio, formato da Messi, Lautaro e Aguero.
I precedenti tra le due rivali
L’ultimo grande scontro, tra le due rivali di sempre, è avvenuto in Venezuela. Era il 15 luglio 2007. A Maracaibo si giocava la finale della Copa America. Il Brasile, allenato dal c.t. Carlos Dunga, prevalse per 3-0, reti di Julio Baptista, autorete di Ayala, Dani Alves. Romantico il ricordo della sfida a Italia ’90. Si giocava un ottavo di finale. Il Brasile dominò la gara, cogliendo due clamorosi pali, ma vinse l’Argentina per 1-0. Gol di Caniggia, su assist di Maradona. Al termine della gara, il brasiliano Branco, accusò il massaggiatore argentino di avergli passato una borraccia d’acqua, dentro la quale c’era una forte dose di Roipnol, un tranquillante che lo stordì per il resto della gara.
Le probabili formazioni
Brasile (4-2-3-1): Alisson; Dani Alves, Thiago Silva, Marquinhos, Filipe Luís; Arthur, Casemiro; Gabriel Jesus, Coutinho, Everton; Roberto Firmino. Allenatore: Tite.
Argentina (4-3-1-2): Armani; Foyth, Pezzella, Otamendi, Tagliafico; De Paul, Paredes, Acuña; Messi; Aguero, Lautaro Martinez. Allenatore: Lionel Scaloni.
Stadio: Estádio Governador Magalhães Pinto, meglio conosciuto come il Mineirão (Belo Horizonte).
Si gioca nella notte tra martedì e mercoledì (3 luglio), corrispondenti alle ore 2:30 italiane.