Salt Lake City 7 chiude questa stramba stagione 2020 del Supercross, con i titoli tutti da assegnare. Un tracciato estremamente tecnico non poteva che essere l’ideale per una sfida iridata al cardiopalma. A Eli Tomac bastano una manciata di punti per vincere il primo titolo, mentre Cooper Webb ha ancora qualche residua speranza. Inoltre, c’è il tradizionale showdown tra le due “coste” della 250, per decretare il campione nazionale. E per premiare i due campioni “regionali”.
Non perdiamo altro tempo, e vediamo come sono andate le gare.
Salt Lake City 7: la gara della 450
L’holeshot è una sorta di festival della Husqvarna. Zach Osborne, Dean Wilson e Jason Anderson raggiungono la prima curva in quest’ordine, con Ken Roczen a seguire. I due pretendenti al titolo sono indietro: Eli Tomac è 11esimo, Cooper Webb 13esimo.
Al primo giro, Roczen supera Anderson, ma cade e precipita ottavo. Non sarà più protagonista.
Webb sembra in grave difficoltà, e non riesce a recuperare posizioni rapidamente. Al contrario, Tomac è autore di una rimonta delle sue, e dopo i primi cinque minuti è già sesto. Eli può limitarsi a controllare gli avversari.
La lotta per il podio si trasforma in un derby della Husqvarna. Wilson passa Osborne, che nel frattempo cede la posizione ad Anderson. “El Hombre” attacca Deano e prova ad allungare. Lo scozzese perde poi il secondo posto a favore di Osborne.
Ad un minuto dal termine, Zach attacca Anderson e prende la testa per la prima volta dall’holeshot. Le posizioni non cambiano più fino al traguardo, con tre Husqvarna ufficiali sui tre gradini del podio.
Tomac risale fino al quinto posto, che è più che sufficiente per aggiudicarsi il primo titolo. Webb, infatti, non fa meglio dell’ottavo posto, appena dietro un Roczen insufficiente. Davanti a loro un grande Brock Tickle, che conclude un calvario di due anni, fatto di squalifiche per doping ed infortuni, con il miglior risultato dell’anno.
Con il decimo posto Chad Reed chiude la sua carriera quasi ventennale nel Supercross. A 38 anni e due titoli, il pilota australiano appende il casco al chiodo.
Classifiche: https://results.amasupercross.com/xml/SX/events/S2085/S1F1PRESS.pdf
La cronaca della 250
La gara di Salt Lake City 7 è particolare per la 250. Le manche di qualifica sono separate tra East e West Coast, ma la gara è unitaria. Chi la vince diventa campione nazionale della categoria. Ma in base ai punti ottenuti, si assegnano anche i titoli regionali, ancora in palio.
E proprio per una delle “coste” arriva il colpo di scena. Austin Forkner, candidato per la West Coast, cade appena dopo il via, che vede l’holeshot di Shane McElrath. Il pilota Kawasaki cade così rovinosamente da obbligare l’esposizione della bandiera rossa. Tutto da rifare.
Al secondo via, Forkner è al centro medico e non può partecipare. Qualunque cosa accada, Dylan Ferrandis è campione 250 West Coast.
Al secondo via, Jett Lawrence scatta davanti a tutti, e tenta di resistere ad un McElrath scalpitante. Shane attacca il giovanissimo australiano, ma finiscono entrambi larghi e ne approfitta Chase Sexton. McElrath si lancia all’inseguimento del rivale, ma Chase ne ha decisamente di più. Finiranno primo e secondo, con Sexton che conquista lo showdown ed il titolo “orientale”.
La battaglia per il podio è intensissima. Cameron McAdoo passa Jett Lawrence, con Ferrandis e Michael Mosiman alle spalle. Entrambi passano l’australiano, con il neo campione “occidentale” autore di una scivolata che gli costa il podio. Dylan terminerà la gara al quarto posto.
Mosiman passa McAdoo e si aggiudica l’ultimo posto sul podio, con quest’ultimo che cala di ritmo precipitando in undicesima posizione.
Arrivederci al 2021.
Classifiche: https://results.amasupercross.com/xml/SX/events/S2085/S2F1PRESS.pdf