La nostra Serie A è il campionato più prolifico d’Europa. Un chiaro segnale di come anche il nostro calcio si stia evolvendo andando ad abbracciare un gioco più propositivo e meno tattico.
Come mai la Serie A è il campionato più prolifico d’Europa?
Il massimo campionato italiano è una macchina di gol incredibile, forse è la prima volta che assistiamo ad uno scenario del genere. La media dei gol a partita è pari a 3.25. Si segna di più rispetto anche ad altri campionati dove storicamente si è sempre avuto un atteggiamento meno conservatore. La classifica è la seguente:
- Serie A: 3.25
- Bundesliga: 2.98
- Ligue 1: 2.95
- Premier League: 2.64
- Liga BBVA: 2.4
La spiegazione è molto semplice: il gioco che ormai si propone nel campionato è molto più propositivo. La tendenza ormai è quella e sembra che anche in Italia si stia adottando questo stile di gioco. Non solo da parte delle big, ma anche per le squadre di medio bassa classifica. Stiamo assistendo a scontri avvincenti con tanti gol, questa è la nuova vita del calcio italiano. La prova di ciò: la vittoria dell’Europeo dell’Italia di Mancini.
Mancano i bomber, ma non i gol
Nell’ultima sessione di mercato abbiamo assistito all’addio dei due maggiori bomber del nostro massimo campionato: Romelu Lukaku e Cristiano Ronaldo, rispettivamente 24 gol e 29 reti nell’ultima stagione. Eppure si continua a segnare trovando alternative o sopperendo all’assenza di un terminale offensivo. Il Milan ha Olivier Giroud, ma a causa della sua assenza ha trovato un’alternativa in Brahim Diaz (già tre reti in sei gare). Fuori Lukaku nell’Inter, dentro Dzeko. Il serbo ha messo a referto già 5 gol e con Martinez forma una formidabile coppia. Alla Roma c’è anche l’alternativa ai gol della punta: parliamo di Lorenzo Pellegrini (3 reti) e Jordan Veretout (4 marcature). Tanti giocatori, tanti gol: il calcio italiano sta andando verso il futuro.
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