Il Toro domina un grifone in inferiorità numerica dal 28esimo minuto. Mazzarri ritrova i tre punti dopo due partite senza vittoria. Crisi nera per Juric.
Il Torino ospita il Genoa all’Olimpico, per coltivare le speranze europee. Gli ospiti invece sono a caccia di punti salvezza, in un momento in cui la vittoria manca da ben 7 partite.
Il match non si apre in modo sfavillante per i padroni di casa, ancora poco fluidi e macchinosi nei vestiti di un attacco a due punte. A farne le spese sembra essere soprattutto Iago Falque, che fatica a collocarsi correttamente in campo.
Le difficoltà granata si concretizzano al quarto d’ora, quando Piatek, in contropiede, centra la traversa su assistenza rasoterra dal lato. Kouame sciupa sulla ribattuta.
Un Toro che fatica, e che avrebbe bisogno di un episodio per mettersi davvero in partita. E l’episodio effettivamente arriva, al 28′, quando Romulo, già ammonito, interviene in modo più che scomposto su Meité. Doppio giallo, e ospiti in 10.
Dalla tribuna, lo squalificato Juric prende una decisione importante: fuori un incredulo Piatek e dentro Gunter, per tentare di perpetuare l’equilibrio della squadra.
La scelta sembra pagare; al minuto 36′, sugli sviluppi di un corner, Kouamé è il più lesto a battere l’uscita di Sirigu. Terzo gol per l’attaccante ex-Cittadella, autore di un splendido avvio di campionato, e anche oggi il migliore dei suoi.
Sembra per i padroni di casa la classica partita stregata. L’inerzia si inverte completamente nei minuti di recupero del primo tempo. Serviva una magia, e Ansaldi indovina il gol della carriera, con uno splendido destro al volo da fuori area. Pochi secondi più tardi, Iago Falque viene leggermente sgambettato da Sandro in area di rigore. Per l’arbitro è sufficiente per decretare il rigore. Belotti realizza con qualche incertezza, e sigla il 2-1 dei padroni di casa.
Nel corso della ripresa il Genoa accusa l’enorme dispendio energetico richiesto da una partita in inferiorità numerica. Gli ospiti non riescono a rendersi mai pericolosi, malgrado un’enorme generosità. D’altra parte il Toro prende completamente l’iniziativa dal punto di vista del possesso, ma mostra ancora notevoli margini di miglioramento nella sincronia e nell’incisività offensive.
La vittoria finale è però un risultato fantastico, che proietta i granata a quota 21 punti in classifica, solo tre di distacco dal quinto posto della Lazio. D’altro canto, l’avventura di Juric si irrigidisce ancor di più verso una ripida salita: squadra raccolta a 12 punti, ed ora, dopo 8 partite i punti in più sono soltanto tre. Il Bologna, terzultimo, è adesso soltanto ad una vittoria di distanza.
Tabellino
TORINO (3-4-3): Sirigu, Izzo, N’Koulou, Djidji, De Silvestri (59′, Aina), Rincòn, Meité (74′, Baselli), Ansaldi, Iago Falque (85′, Parigini), Belotti, Zaza. Allenatore: Mazzarri.
GENOA (3-5-2): Radu, Criscito, Biraschi, Romero, Romulo, Hiljemark (82′, Lapadula), Sandro (74′, Pandev), Bessa, Lazovic, Kouamé, Piatek (30′, Gunter). Allenatore: Juric.
Ammoniti: Meité (Torino), N’Koulou (Torino), Zaza (Torino), Biraschi (Genoa), Bessa (Genoa).
Espulsi: Romulo (Genoa, doppia ammonizione)
Marcatori: Kouamé (36′, Genoa), Ansaldi (45+2′, Torino), Belotti (45+5′, Torino)