UFC 249 dopo giorni di battaglie organizzative, conferme e cambiamenti dell’ultimo secondo, è stata ufficialmente cancellata. Tutti gli eventi in calendario sono stati posticipati a data da definirsi. Dana White il presidente della UFC si è dovuto arrendere. Non è riuscito a vincere la sua personale lotta contro le restrizione imposte dal coronavirus.
Nella tarda serata di ieri, White ha rilasciato un’intervista con l’inviato di ESPN Brett Okamoto. Dove ha spiegato le motivazioni di una cancellazione che sicuramente colpisce il suo orgoglio e la sua ferma volontà mostrata in queste settimane. Trascriviamo qui sotto alcune delle parti più significative dell’intervista:
Così White ha fatto capire che comunque non si fermerà. Sul finale dell’intervista, con un colpo di coda, ha ribadito la sua volontà di fare della UFC la prima organizzazione sportiva a tornare in attività. L’idea dell’isola non è scartata, anzi sarà lì dove i fighter si alleneranno e combatteranno i prossimi eventi.
UFC 249 – I retroscena della cancellazione
Dopo l’annuncio del nuovo main event tra Tony Ferguson e Justin Gaethje, e le conseguenti indiscrezioni riguardanti la location dell’evento, qualcosa si è mosso a livello politico. Infatti che l’evento si fosse svolto in un casinò di una riserva indiana in California, ha fatto andare su tutte le furie l’attuale governatore della California Gavin Newsom. Il governatore si è sentito raggirato. Su suggerimento di un senatore a Washington, ha riflettuto sui rischi per gli abitanti ma anche e soprattutto sulla possibilità di creare un pericoloso precedente.
Così Newsom ha messo in scacco la UFC, contattando direttamente i vertici dei partner commerciali e delle società che la controllano direttamente o indirettamente. Chiamando in causa Disney ed ESPN. Mettendole di fronte ai rischi e alle conseguenze di continuare a supportare l’organizzazione di questo evento. In questo modo, è riuscito a fermare Dana White.
UFC 249 era l’evento più atteso in assoluto dal mondo delle MMA. A questo punto Khabib Nurmagomedov, Tony Ferguson e Justin Gaethje rimangono in attesa di sapere quando potranno combattere su questa isola ancora misteriosa. Per determinare una volta per tutte quale è il peso leggero più forte dell’ultimo decennio.