Valentino Rossi non si ferma mai. A meno di un mese dalla fine dei test MotoGP, il nove volte campione del mondo ha re indossato tuta e casco per cimentarsi con le quattro ruote. Dopo il chiacchieratissimo scambio di veicoli con Lewis Hamilton, il Dottore è volato ad Abu Dhabi per disputare la 12 ore di Gran Turismo. Su una Ferrari 488 GT3 del team Kessel, ovviamente con il numero 46, Vale si è qualificato con il settimo tempo. Accanto a lui il fratello Luca Marini, pilota Moto2, e l’amico di sempre Alessio Salucci.
In occasione della 12 ore, Rossi si è concesso alla stampa parlando del suo futuro. Durante la conferenza pre gara, Valentino ha annunciato ufficialmente che dopo l’addio alla MotoGP, si cimenterà nelle gare automobilistiche di durata. Il pesarese ha aggiunto di voler continuare a gareggiare per almeno dieci anni, alla ricerca di nuovi stimoli e di nuove sfide.
In passato Rossi aveva accarezzato l’idea di lasciare le due ruote per passare alle quattro. Inizialmente, sembrava che il suo destino fosse nei rally, disciplina che ha sempre amato. Già vincitore di ben sette edizioni del Rally di Monza, Valentino Rossi aveva provato a gareggiare nelle tappe del mondiale WRC, con risultati però insufficienti.
Poi, era giunto il primo test con la Ferrari, con impressioni più che positive. Questo, unito anche ad un paio di stagioni problematiche in top class tra il 2006 ed il 2007, aveva fatto balenare nella testa del Dottore l’idea di passare alla massima formula. Ma alla fine ha prevalso la passione per le moto, ed il sogno della F1 rimase nel cassetto.
Per ritentare la massima categoria, come Rossi stesso ammette, è troppo tardi. E sembra escluso anche il ritorno nei rally, complice la necessità di un apprendistato troppo lungo. Di qui il progetto di passare all’endurance. Ma prima, c’è una scelta da fare: continuare in MotoGP oppure smettere? Rossi ha parlato anche di questo. La sua idea è quella di decidere nei primi GP del 2020, in base ai risultati ottenuti. Lui vorrebbe continuare altri due anni, ma se le prestazioni non fossero adeguate, allora sarebbe meglio fermarsi.
La decisione però va presa in fretta. Forse anche troppo in fretta, ma la Yamaha ha bisogno di sapere subito cosa vuole fare, perché il mercato piloti non aspetta più. C’è un Fabio Quartararo da promuovere, ed un Maverick Vinales da tenere in blu, per evitare che ceda alle lusinghe della Ducati.
Per fortuna, Rossi ha ancora un po’ di tempo per decidere se indossare la tuta di pelle oppure riporla nell’armadio. Una cosa è certa: l’eterno ragazzo di Tavullia continuerà ad aprire il gas, sempre e ovunque. Lo dicevamo all’inizio: Rossi non si ferma mai.