Partita dai ritmi alti quella tra Venezia e Lecce. Al gol di Ciano nella ripresa risponde immediatamente Palombi.
La partita
Primo tempo: i primi minuti di gara non regalano grosse emozioni, la prima occasione della partita è del Venezia che all’8′ si fa vedere in avanti con Garofalo, che prova a impensierire il portiere ospite con un tiro dalla distanza che termina a lato, con Vigorito che comunque sembrava sulla traiettoria. Il Lecce si fa vedere in avanti al 14′ con Tachtsidis, il cui sinistro viene deviato in angolo da Vicario, ma l’occasione più ghiotta del primo tempo è dei padroni di casa. Al 17′ Vigorito sbaglia il rilancio e la palla viene recuperata da Citro, ma il portiere ospite riesce a riparare al suo gravissimo errore recuperando la sfera e impedendo all’attaccante di casa di ribadire in porta. Scampato il pericolo il Lecce comincia a gestire i ritmi con il suo palleggio, per la squadra di casa diventa difficile anche recuperare la palla. Al 36′ ludioni, stranamente in proiezione offensiva, prova a portare in vantaggio il Lecce con un tiro rasoterra prontamente raccolto da Vicario. Accellera il Lecce, che un minuto dopo prende un palo su un cross sbilenco di Venuti, il Venezia si fa vivo sul finire del primo tempo con Citro, che impegna Vigorito. Si tratta dell’ultima emozione del primo tempo, giocato comunque su buoni ritmi, ma che ha vissuto fondamentalmente diffamate da una parte e dall’altra.
Secondo tempo: la seconda frazione di gioco si apre senza cambi e con il tiro di Calderoni che centra in pieno il palo della porta del Venezia, nell’occasione non benissimo l’intervento del portiere di casa, che sembra nettamente in ritardo sulla conclusine del terzino ospite. A sorpresa è il Venezia a passare in vataggio al 51′, con un contropiede perfetto di Pinato capitalizzato da Citro, che sigla anche il suo quarto gol in campionato. Il vantaggio dei padroni di casa dura pochissimo, nemmeno un minuto, ci pensa Palombi, al suo ottavo gol stagionale, a correggere in porta un suggerimento di La Mantia. La gara si infiamma, al 53′ Lucioni finisce sul taccuino dei cattivi e Garofalo su punizione impegna Vigorito che devia in angolo. Al 59′ Lombardi è il primo giocatore del Venezia a ricevere l’ammonizione. Un minuto dopo Liverani inserisce Tabanelli per Haye e al 64′ inserisce l’ex Atalanta Tumminiello per La Mantia. Anche Zenga cambia inserendo Vrioni per Lombardi. Tabanelli al 71′ dopo una personale azione offensiva, va alla conclusione che termina alta, ma anche qui Vicario sembrava sulla traiettoria. Due minuti dopo Pinato lascia il campo a Besea. Nel finale le squadre si allungano, complice anche la stanchezza e il ritmo si abbassa. Liverani vuole vincere assolutamente e si gioca la carta Falco, che sostituisce Tachtsidis. Zenga invece preferisce coprirsi e inserisce Schiavone per un esausto Citro. Nonostante il cambio difensivi è il Venezia che va vicinissimo al vantaggio con il colpo di testa all’84’ di Vrioni, Vigorito si supera e compie un autentico miracolo. All’87’ Venuti va giù nell’area di rigore del Venezia, l’arbitro lascia proseguire nonostante le proteste degli ospiti. Nessuna delle due squadre riesce e creare occasioni da rete nei cinque minuti di recupero assegnati e la partita si chiude sull’1-1. Pareggio giusto per quanto visto in campo, con entrambe le squadre che muovono la classifica.