È stata una vera e propria marcia trionfale quella dell’Italia di Roberto Mancini verso la fase finale di Euro 2020. Gli azzurri nel Girone J di qualificazione hanno inanellato ben 10 vittorie in 10 partite, blindando con largo anticipato il primato e il passaggio al torneo che si terrà la prossima estate. Il roboante successo contro l’Armenia (risultato di 9-1 in favore della nostra Nazionale) è stata la classica ciliegina sulla torta a compimento di un percorso pressoché perfetto. A questo punto, il Commissario Tecnico deve pensare al futuro, ovvero ai calciatori da scegliere per tentare l’assalto al campionato europeo che manca dal lontanissimo 1968. Dunque, vediamo qual è ad oggi la situazione dei cosiddetti «azzurrabili» tra coloro che sembrano ormai certi di un posto fisso in Nazionale e coloro che, al contrario, dovranno guadagnarsi la fiducia dell’allenatore in questi mesi.
Prima della splendida affermazione sull’Armenia, proprio Roberto Mancini ha dichiarato che sarà davvero difficile scegliere i convocati per Euro 2020, sottolineando che per lui sarà un «grande dispiacere» dover escludere dalla lista definitiva degli elementi che stima e apprezza moltissimo. Nonostante ciò sarà inevitabile fare delle scelte, anche perché per regolamento alla competizione continentale possono prendere parte non più di 23 calciatori.
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Il CT azzurro già qualche mese fa aveva affermato che, in linea di massima, aveva in testa i nomi dei giocatori che avrebbe convocato per il campionato europeo, anticipando che soltanto due o tre posti erano ancora in sospeso. Inoltre aveva evidenziato che, in caso di ballottaggi, avrebbe preferito quei calciatori in grado di assicurargli una maggiore duttilità e capacità di adattamento in ruoli diversi. Alla luce di queste dichiarazioni, vediamo dunque a che punto è, ad oggi, il borsino degli «azzurrabili» verso Euro 2020.
Gli «azzurrabili» di Mancini: la probabile lista dei convocati
L’elenco degli «azzurrabili» di Roberto Mancini in Nazionale quando sarà il momento di scendere in campo per Euro 2020 non può non tener conto delle scelte effettuate in questi mesi dal tecnico di Jesi. Infatti – a meno di clamoroso exploit di nomi nuovi in questa Serie A 2019/2020 – le conferme, i ballottaggi e le esclusioni dovrebbero avvenire tra quegli elementi che sono stati chiamati in questo periodo a Coverciano dall’ex allenatore di Inter e Manchester City.
Portieri: le certezze sono il titolare Donnarumma (Milan) e il suo vice in azzurro Sirigu (Torino). Come terzo estremo difensore dovrebbero giocarsela Meret (Napoli) e Gollini (Atalanta), con il primo che ad oggi sembra nettamente favorito rispetto al collega.
Terzini: anche in questo caso partiamo da coloro che dovrebbero essere certi di una maglia per i prossimi campionati europei. Tra gli esterni difensivi non sarebbero in discussione Florenzi (Roma) ed Emerson Palmieri (Chelsea). Anche Spinazzola (Roma) sembra destinato a rientrare nelle preferenze di Mancini, anche se persistono dubbi sulla sua tenuta fisico-atletica. Ad ogni modo, se l’ex juventino dovesse essere convocato, resterebbe disponibile soltanto una maglia da terzino destro. In questo caso la competizione riguarderebbe D’Ambrosio (Inter), De Sciglio (Juventus) e Di Lorenzo (Napoli). I primi due potrebbero essere in leggero vantaggio rispetto al giocatore del Napoli perché sono capaci di giocare su entrambe le fasce, mentre l’ex Empoli, anche se tecnicamente è superiore, si esprime al meglio esclusivamente sulla destra. Biraghi (Inter) potrebbe essere la sorpresa dell’ultima ora qualora Spinazzola non risultasse abile e arruolabile.
Difensori centrali: nonostante il grave infortunio che l’ha colpito a inizio stagione, Giorgio Chiellini (Juventus) se riuscirà a rimettersi completamente in sesto sarà una delle colonne portanti della retroguardia dell’Italia, nonché capitano. Accanto al numero 3 bianconero ci saranno senza dubbio Bonucci (Juventus) e Acerbi (Lazio) che nelle ultime gare ha scalato posizioni importanti nelle gerarchie del Commissario Tecnico. L’ultima casella vuota dovrebbe essere occupata da Gianluca Mancini (Roma), anche perché le quotazioni di Romagnoli (Milan) starebbero calando tra gli «azzurrabili» per Euro 2020. Si dovrà tenere d’occhio anche Izzo (Torino) che il selezionatore della Nazionale apprezza per la sua versatilità, essendo capace di giocare anche come terzino.
Centrocampisti: attualmente sembrano intoccabili Jorginho (Chelsea), Verratti (PSG), Sensi (Inter), Barella (Inter). Lorenzo Pellegrini (Roma) in questo periodo è infortunato, ma se starà bene al termine della stagione rientrerà quasi certamente tra i prescelti del Mancio. Le prestazioni in Serie A di Tonali (Brescia) lo stanno avvicinando sempre di più alla convocazione per i prossimi campionati europei, così come dovrebbe rientrare nell’elenco Zaniolo (Roma) anche se dovrà stare attento a non incappare nuovamente in qualche scivolone di troppo sotto l’aspetto comportamentale e disciplinare. Dunque sono in netto calo le quotazioni del talento Castrovilli (Fiorentina) che comunque pare abbia un futuro assicurato in Nazionale, mentre Cristante (Roma) non convince per i problemi fisici accusati negli ultimi tempi.
Attaccanti esterni: Insigne (Napoli), Chiesa (Fiorentina) e Bernardeschi (Juventus) sono le «frecce offensive» che Mancini intende scoccare per trafiggere gli avversari agli europei. Nel caso in cui i romanisti Pellegrini e Zaniolo dovessero rientrare nella lista ufficiale dei 23, sarebbe piuttosto complicato per l’ex giallorosso El Shaarawy andare a caccia di una maglia azzurra, anche se per lui le speranze non sono ancora del tutto svanite. Stesso discorso per Kean (Everton), il quale per guadagnare posizioni nel borsino degli «azzurrabili» dovrà trovare una certa costanza di rendimento.
Attaccanti centrali: forse è questo il reparto in cui il CT ha un ventaglio di opzioni più ristrette. Tutto ruoterà intorno ai bomber Immobile (Lazio) e Belotti (Torino). Entrambi infatti non hanno alle spalle un’ampia concorrenza, se non quella di Balotelli (Brescia). Roberto Mancini non ha affatto chiuso le porte di Coverciano all’ex Inter e Milan, anche se toccherà a SuperMario dimostrare in questi mesi di essere maturato. Il tecnico di Jesi, infatti, pretende che si impegni con costanza per tutta la durata delle partite, e che tenga a freno il suo carattere fumantino che spesso lo porta a subire ammonizioni nel corso dei match, un aspetto da non sottovalutare in un torneo breve come quello di Euro 2020 dove una squalifica potrebbe privare l’Italia di un giocatore per delle gare importanti.