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Washington Redskins cambieranno nome: «pellerossa» è politicamente scorretto

Il football americano si prepara a rivoluzionare abitudini e nomi per rimuovere qualsiasi simbolo o icona che potrebbe richiamare alla mente la discriminazione razziale. Uno storico team della National Football League (NFL) dopo aver ricevuto notevoli pressioni non solo dagli sponsor, ma anche da parte del mondo politico e dell’opinione pubblica statunitense, si appresta a modificare il suo nome. I Washington Redskins, infatti, hanno comunicato che presto avvieranno una «profonda revisione» della propria denominazione, soprattutto per quanto riguarda quel «pellerossa» che in questa fase storica è stato definito decisamente fuori luogo.

Caso Floyd, Jordan dona 100 milioni di dollari contro il razzismo

Qualche giorno fa la FedEx, sponsor principale dello Stadium di Washington, di fronte alle ultime resistenze dei dirigenti del team era scesa in campo con una netta presa di posizione. L’azienda di trasporto espresso aveva invocato un cambio del nome alla squadra, lasciando intendere che, in caso contrario, avrebbe anche potuto ridiscutere i termini del suo accordo di sponsorizzazione con la società. In realtà, c’è da sottolineare che i Washington Redskins erano già da diversi anni al centro delle critiche per il riferimento ai «pellerossa», ma fino ad ora la dirigenza non aveva mai mostrato segni di cedimento.

Washington Redskins: addio al termine pellerossa dal nome.

Il proprietario Dan Snyder aveva sempre respinto al mittente qualsiasi richiesta di un cambio del nome della sua franchigia, rilasciando anche delle dichiarazioni piuttosto dure. Ad esempio, circa tre anni fa aveva ribadito per l’ennesima volta che non ci sarebbe stato alcun cambiamento, aggiungendo provocatoriamente a coloro che avevano protestato: «Se non vi piace potete usare i tappi».

Washington Redskins: nel 2013 c’era stato l’affondo di Obama

La squadra della NFL di Washington era stata menzionata anche da Barack Obama nel 2013. L’allora presidente degli Stati Uniti aveva invitato il patron del team a valutare l’idea di cambiare nome, aggiungendo che il riferimento ai pellerossa rappresentava ormai un’offesa per buona parte della popolazione americana. La svolta è arrivata dunque in queste ore, e non si esclude che la squadra del presidente Snyder possa presentarsi ai nastri di partenza della stagione 2020/2021 già con un altro nome che metta d’accordo azionisti, sponsor e opinione pubblica.

NFL: arrivano le regole contro il razzismo.

Intanto, sembra proprio che l’intero movimento della National Football League abbia deciso di introdurre una serie di novità che diano un contributo alla lotta al razzismo soprattutto in seguito a quanto accaduto a George Floyd. All’inizio di ogni partita, prima dell’esecuzione dell’inno nazionale degli States dovrebbero risuonare le note di «Lift Every Voice and Sing», definito da sempre come il canto di riferimento dei cittadini afroamericani. Inoltre, sembra che i giocatori potranno portare il nome di una delle vittime delle violenze dettate dal razzismo sui caschi da gioco o sulle divise.