La scherma ci regala la quarta medaglia olimpica ed è di colore argento. Alle Olimpiadi in corso di svolgimento a Tokyo, gli azzurri ci regalano una ottima prestazione che si ferma solo davanti alla Corea che vince nettamente con il risultato di 45 stoccate a 26. Un risultato che racchiude un altro elemento rilevante quello del traguardo di Aldo Montano: 5 Olimpiadi, 5 podi e la chiusura di una strepitosa carriera con i colori della nazionale.
Il cammino degli azzurri
La squadra italiana è formata da Enrico Berrè, Luca Curatoli, Luigi Samele e dal capitano Aldo Montano. Una serie di assalti spettacolari consente loro di raggiungere la finale a partire dal confronto contro l’Iran, non idoneo per i deboli di cuore. Il match viene chiuso dai nostri solamente all’ultima stoccata 45-44. Anche contro l’Ungheria si replica quasi in fotocopia, qui le stoccate di vantaggio saranno due. Giovanni Sirovich, il ct azzurro, è costretto a sostituire Luigi Samele che già nella sua cavalcata per la conquista dell’argento individuale aveva evidenziato problemi fisici. Al suo posto il veterano Aldo Montano, autore di una grande prestazione che dà l’avvio alla rimonta dell’Italia, proseguita egregiamente da Berrè e Curatoli. Finisce 45-43.
Non riesce la stessa magia contro la forte Corea che ci nega la gioia del metallo più prezioso. L’Italia non è mai stata in grado di impensierire gli avversari, bravi a tenere gli azzurri a debita distanza. Una sconfitta che non toglie comunque la gioia per una medaglia importante in un torneo impegnativo.
“E’ stato difficile purtroppo, non mi aspettavo quella rimonta da parte dell’Iran, forse sono stato un po’ superficiale e pensavo sarebbe stato più semplice – racconta Curatoli – Li ho sottovalutati, anche se loro stanno dimostrando di essere un’ottima squadra. Il mio ruolo è quello di chiudere gli assalti, oggi per due volte su tre mi è andata bene e quindi il bilancio è positivo”.
Luigi Samele non è potuto salire in pedana a causa di una sospetta lesione del muscolo medio gluteo sinistro: “Mi è mancato scendere in pedana – ha detto Samele – quando sei lì vorresti fare di tutto per combattere fino all’ultima stoccata, ma non ero in grado. Ho cercato di supportare dalla panchina i miei compagni quando le acque si agitavano e tutto questo alla fine ha portato a una bellissima medaglia d’argento. Siamo felici e soddisfatti”
Il saluto di Aldo Montano
A sostituire Samele è stato il capitano Aldo Montano. Un contributo fondamentale il suo per raggiungere il traguardo della finale olimpica: “Questi Giochi li ho aspettati un anno in più di quanto avevo preventivato – ha ammesso Montano – e ho sofferto perché ho tanti problemi fisici. È stato un anno complicato, ma è una gioia essere arrivato qua competitivo per la gara a squadre e avere dato il mio contributo nel portare a casa questa medaglia. Il mio ruolo era quello di partire dalle retrovie in supporto di una squadra già molto competitiva, poi con il problema fisico di Gigi sono salito in pedana e avere aiutato i miei compagni a raggiungere questo risultato è stato meraviglioso”.
Un invidiabile palmares quello di Montano che ha conquistato la sua quinta medaglia olimpica: oltre all’argento di oggi ha vinto l’oro individuale e l’argento a squadre di Atene 2004 e poi i due bronzi di Pechino 2008 e di Londra 2012: “La mia è stata una carriera e una vita meravigliosa – ha aggiunto lo sciabolatore livornese – fatta di tanti sacrifici, di sudore, di fatica, ma anche molto divertente e condivisa con tante persone. L’unico rimpianto è che è stata veloce, 17 anni volano in un soffio. Mi manca solo l’oro olimpico a squadre, ma oggi non era fattibile. Ci abbiamo creduto, ma non è bastato”.
Enrico Berrè, autore di una grande prova parla dei meriti di tutta la squadra: “Siamo una squadra vera – ha detto – che non è solo la somma di quattro eccellenti individualità, ma anche l’unione di quattro persone che sanno sentirsi una cosa soltanto. Siamo orgogliosi di questa medaglia e ce la godiamo tutta, nonostante una finale non andata come volevamo“.
SCIABOLA MASCHILE A SQUADRE – Tokyo, 28 luglio
Finale 1/2
Corea b. Italia 45-26
Finale 3/4
Ungheria b. Germania 45-40
Semifinali
Corea b. Germania 45-42
Italia b. Ungheria 45-43
Quarti di finale
Corea b. Egitto 45-39
Germania b. Russia 45-28
Italia b. Iran 45-44
Ungheria b. Usa 45-36
ITALIA SCIABOLA MASCHILE: Enrico Berrè, Luca Curatoli, Luigi Samele, Aldo Montano.
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