Elia Viviani si impone ad Orbetello lanciando per primo la volata e battendo Pascal Ackermann e Arnaud Demare. Geoghegan Hart cade e perde terreno
3° Tappa Vinci – Orbetello (219 km)
Elia Viviani vince la 3° tappa del Giro d’Italia. Il campione italiano lancia per primo la volata ad Orbettelo, respingendo il ritorno di Pascal Ackermann e Fernando Gaviria. Attardato Tao Geoghegan Hart a causa di una caduta
La volata quasi scontata non induce i corridori a tentare la fuga. Solo il giapponese Sho Hatsuyama della Nippo Vini Fantini si lancia all’attacco, ricevendo il benestare del gruppo. Il battistrada guadagna diversi minuti, arrivando ad avere quasi 8′ sul plotone
Arnaud Demare vince il traguardo volante di Poggibonsi, davanti a Guarneri e Elia Viviani. L’azione del giapponese intanto si fa più farraginosa, e lentamente il gruppo lo va a riprendere quando al traguardo di Orbetello mancano 75 km. Le formazioni dei velocisti si nascondono, e tocca quindi alla Jumbo Visma della maglia rosa Primoz Roglic mettersi in testa a tirare
L’andatura nel gruppo rallenta. Nessuno ha interesse ad aumentare il ritmo, soprattutto le formazioni dei favoriti. Demare bissa il successo di Poggibonsi anche al traguardo volante di Grosseto, davanti a Schwarzmann e Scotson. La prima vera sorpresa di giornata è la caduta di Tao Geoghegan Hart, che finisce a terra senza grossi danni. Il corridore della Ineos rientra subito in gruppo, anche perché nessuno decide di attaccarlo
Il GPM di Poggio All’Apparita viene vinto da Giulio Ciccone, che consolida così la sua maglia blu. La Bahrain Merida si porta in testa al gruppo, ma sembra più per tenere davanti il capitano Vincenzo Nibali, visto che il terreno non è decisamente il più adatto allo Squalo dello Stretto. Intorno ai 30 dall’arrivo sia Tanel Kangert che Joe Dombrowski sono costretti a mettere piede a terra a causa di problemi meccanici, ma entrambi i corridori della Education First tornano nel gruppo senza problemi
Giunti nella laguna di Orbetello le formazioni dei velocisti iniziano a farsi vedere, anche perché il passaggio sulla costa potrebbe causare problemi, con il rischio che qualcuno tenti di aprire un ventaglio per anticipare la volata. Ai 10 dall’arrivo inizia la bagarre in gruppo. Il ritmo si alza, la Jumbo di Roglic, così come la Deceuninck di Viviani e la UAE di Gaviria si portano in testa, tentando di trainare i propri compagni nella giusta posizione per la volata
Richard Carapaz è costretto a fermarsi per una foratura, ed è tagliato fuori dal gruppo. L’ecuadoregno rischia di pagare un pesante tributo alla sfortuna già nel 3° giorno di corsa. Sfruttando la scia delle ammiraglie il talento della Movistar rientra in gruppo e può tirare un sospiro di sollievo per aver limitato i danni. La velocità in gruppo intanto aumenta, le squadre si contendono le prime posizioni nel plotone, che infatti si è notevolmente allungato
Proprio l’alta velocità causa una caduta a centro gruppo che coinvolge tra gli altri Knox, Geoghegan Hart e Battaglin. La FDJ guida un plotone ormai dimezzato, e ai 3 dall’arrivo sono rimasti non più di 40 corridori a contendersi la vittoria. Anche Astana e Mitchelton si portano avanti, tentando di proteggere Lopez e Yates
Il vento seleziona ancora il gruppo, che intanto arriva all’ultimo chilometro frazionato e allungato. Jungels si porta in testa per guidare Elia Viviani, mentre Gaviria battezza la ruota del campione italiano. Elia Viviani lancia la volata di Orbetello, e nonostante il ritorno di Ackermann e Demare, il campione italiano vince la terza frazione del Giro d’Italia 2019