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Rolex Paris Masters: crack Nadal, finale Djokovic-Shapovalov

Lo spagnolo annuncia il forfait prima di scendere in campo e consegna la prima finale in un 1000 al canadese | Djokovic batte un ottimo Dimitrov e punta a riprendersi lo scettro nel Ranking a fine anno

Rolex Paris Masters 1000, Parigi-Bercy – cemento indoor

[1] N. Djokovic b. G. Dimitrov 7-6(5), 6-4

D. Shapovalov b. [2] R. Nadal W/O

Smaltita – o quasi – la sbornia azzurra per la storica qualificazione di Matteo Berrettini alle ATP Finals, al Rolex Paris Masters 1000 è tempo di semifinali.

La prima, in rigoroso ordine cronologico, è stata quella che ha messo di fronte l’attuale n.1 al mondo Novak Djokovic e Grigor Dimitrov.

Come da pronostico la vittoria è andata al cannibale serbo, ma più che il risultato, a lasciarci a bocca aperta è stata la smagliante condizione fisica di Nole.

Infatti il diciassette volte campione Slam ha ripetuto l’ottima prova svolta nei quarti di finale contro Tsitsipas. La febbre patita ad inizio torneo non lo presentava sicuramente al 100%, ma con il passare dei giorni abbiamo nuovamente ammirato il Djokovic delle sue settimane d’oro. Rapido, elastico, preciso con il dritto, tutte qualità che si erano un pò smarrite negli ultimi appuntamenti.

La vittoria in semifinale arriva senza concedere palle break e rimanendo sempre in controllo dell’incontro. Un Djokovic quindi rigenerato che domani disputerà la sua cinquantesima finale in un Masters 1000.

Ovviamente il tennista di Belgrado si aspetta un esito differente rispetto allo scorso anno, quando perse contro Karen Khachanov.

Se dovesse centrare l’obiettivo, sarebbe il 1000 n.34 della sua stratosferica carriera. Per il serbo sarà molto importante fare bottino pieno anche per il fattore Ranking: infatti da lunedì scenderà in seconda posizione, ma nulla pregiudica un suo ritorno in vetta prima della fine del 2019.

Giusto decantare il vincitore, ma una grossa fetta di merito va anche allo sconfitto Grigor Dimitrov. Il bulgaro sta pian piano ritornando ai livelli abituali – e accettabili per un giocatore come lui –

Anche al Rolex Paris Masters ha continuato a migliorare nella tenuta psico-fisica e i progressi fatti intravedere con la semifinale a New York trovano conferme.

Nel 2020, con una classifica più consona ai suoi standard, rappresenterà una mina vagante per tutti.

Rafa alza bandiera bianca –

Anche in questa edizione del Rolex Paris Masters 1000 non sono mancate le sorprese. Una delle più grosse l’ha regalata sicuramente Rafael Nadal.

Il maiorchino, ancora a caccia del primo successo sul cemento parigino, vedeva l’occasione proficua dietro l’angolo. Tuttavia i malesseri fisici che spesso l’hanno relegato in infermeria sono tornati a fargli visita.

Un risentimento ai muscoli addominali patito nel riscaldamento ha costretto il fresco vincitore a Flushing Meadows ad alzare bandiera bianca.

Nadal infatti non ha voluto forzare, decidendo di comune accordo con il suo staff di non scendere in campo alla Accors Hotel Arena.

Successivamente in conferenza stampa, il mancino di Manacor ha parlato di uno stiramento, la qui entità sarà decretata dagli accertamenti dei prossimi giorni.

Dunque scatta l’allarme sulla sua partecipazione alle Finals di Londra – altro torneo tabù per lui – oltre che alla Coppa Davis con la sua Spagna.

A beneficiare del walkover di Rafa è stato Denis Shapovalov, che senza giocare conquista la prima finale in un 1000 della sua breve carriera.

Un premio meritato per un ragazzo che qui a Bercy ha fatto faville.

Tuttavia – e purtroppo per lui – i precedenti con Djokovic sono impietosi: tre sconfitte su tre con un solo set conquistato –

Ma come sempre, parola al campo.

Rolex Paris Masters 1000 – il tabellone completo