Guai in vista per Kyle Walker. Il calciatore del Manchester City ha infatti violato lo stato di quarantena per combattere la pandemia di Covid-19 organizzando un festino hard.
In Inghilterra il caso Jack Grealish non ha fatto scuola: la star dell’Aston Villa la scorsa settimana aveva violato l’isolamento per recarsi ad un party. In quella circostanza il tutto si concluse con un incidente stradale, dal quale fortunatamente l’inglese era uscito illeso.
Non ha dovuto passare tutto ciò, ma anche il comportamento di Kyle Walker è stato dannoso e diseducativo durante questo stato d’emergenza.
Secondo quanto riporta il Sun, il nazionale inglese avrebbe organizzato un party a luci rosse in compagnia di un amico e di due escort brasiliane in un appartamento a Hale, nel Cheshire. Lo stesso compagno e le due ragazze hanno confermato l’accaduto. Il tabloid inglese ha anche allegato delle foto di Walker durante la festa.
Così come Grealish, anche il terzino del City si era fatto portavoce del ‘Restate a casa’ su Instagram. Questa follia costerà ora cara a Walker, che andrà in contro a una maxi multa.
Il calciatore si è subito scusato per l’accaduto tramite i suoi canali social, ma la frittata ormai era già ben servita. Infatti il post ha subito suscitato grande indignazione da parte dei suoi tifosi e non sul web.
Tuttavia quelli di Walker e Grealish in Inghilterra non sono gli unici casi di calciatori poco responsabili in questo periodo.
Infatti pochi giorni fa in Serbia è stato condannato a tre mesi di detenzione domiciliare Alexander Prijovic, 29enne serbo con un passato anche a Parma.
L’attuale calciatore dell’Al-Ittihad ha violato il coprifuoco radunandosi con altre persone in un bar della hall di un hotel a Belgrado.
Qualche settimana fa era stato colto in fragrante anche Luka Jovic. Il centravanti del Real Madrid aveva infranto il decreto d’emergenza per partecipare alla festa di compleanno della sua ragazza in un bar della capitale serba.