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La NASCAR riprende i test della Next Gen Car

Per la prima volta da marzo, la NASCAR ha ripreso i test della Next Gen Car. Il veicolo più rivoluzionario della storia dello sport è stato messo alla prova sul Dover International Speedway, lunedì e martedì. Lo Stewart Haas Racing ed il suo pilota Cole Custer sono stati chiamati dalla federazione per dare le loro indicazioni sul prototipo, ormai in avanzata fase di sviluppo. Tutte le parti coinvolte si sono dette soddisfatte al termine della sessione.

La Next Gen Car rappresenta un cambiamento epocale per la NASCAR. Rispetto la vettura attuale, ha in comune solo il telaio tubolare, la carrozzeria in blocco unico ed il motore V8, almeno fino a quando non sarà pronto il nuovo propulsore (che forse sarà ancora V8, ma con un sistema ibrido). Il resto è un mondo a parte: dalle sospensioni a ponte rigido si passa alle ruote indipendenti, dai cerchi da 15″ a cinque dadi si passa ai 18″ con dado singolo, dal cambio ad H a 4 marce si approda al sequenziale a cinque rapporti. Il debutto in gara è previsto per il 2022.

Al termine della due giorni di Dover, la NASCAR e Custer hanno raccontato le loro impressioni alla stampa, in apposite interviste.

NASCAR soddisfatta del test della Next Gen Car

In rappresentanza della NASCAR ha parlato John Probst, vice presidente dell’innovazione, che si è detto contento di come si è comportata la vettura. “Ci vuole un po’ per i nuovi team per prendere confidenza, ma già al secondo run i tempi erano paragonabili alla gara di domenica“, ha detto Probst in videoconferenza. “Siamo contenti della velocità della vettura“.

La scelta di Dover come banco di prova non è casuale. Pur essendo corto, il Monster Mile è una pista veloce, con un angolo di banking elevato (24 gradi). E’ perfetto per testare la Next Gen Car in condizioni di carico elevato. “Dover è uno dei tracciati dal carico più elevato“, ha aggiunto Probst, “quindi volevamo mettere del calore e miglia su pezzi e componenti. Il nostro obiettivo è di percorrere 500 miglia sulla vettura in questo test“.

La macchina è la stessa usata per altri test come Phoenix e Homestead, ma con alcune parti modificate. Le modifiche maggiori hanno riguardato la trasmissione, con componenti di pre produzione come l’albero della frizione o l’asse posteriore.

Ha aggiunto Probst: “la parte più importante del progetto è avere le carrozzerie dei costruttori approvate entro settembre. Questo sarebbe un gran traguardo per noi. E siamo sulla strada giusta per raggiungerlo“. Ciò vuol dire che a breve, la Next Gen Car si presenterà in forma “brandizzata”, con l’aspetto dei vari modelli che correranno nella Cup Series.

Dopo Dover, la NASCAR testerà la nuova vettura in un superspeedway, probabilmente a Daytona.

Le impressioni del pilota

Contrariamente al passato, la NASCAR ha preferito affidare i test della Next Gen Car direttamente ai piloti titolari, invece che assumere un collaudatore ad hoc (per la Car of Tomorrow del 2007 ad esempio assunsero Brett Bodine). A Dover è stato il turno di Cole Custer, il quarto ad aver provato la nuova macchina dopo Austin Dillon, Joey Logano ed Erik Jones.

Custer ha dato le sue impressioni in un’intervista in teleconferenza: “All’inizio ero un po’ scettico, perché era tutto nuovo per me e non sapevo cosa aspettarmi” ha ammesso il californiano, vincitore della gara del Kentucky. “ma alla fine ha funzionato tutto, tutti hanno fatto un gran lavoro. Il test è andato liscio. E’ stato differente adattarsi a certe cose sulla macchina, ma non è come passare dal giorno alla notte in confronto alla vettura attuale“.

E non lo è nemmeno nelle prestazioni. Con la stessa configurazione aerodinamica e di motore (750 CV) usata in gara, Custer ha avuto un passo sul 23.8, tempi che gli avrebbero consentito di piazzarsi in top ten. Niente male per un progetto nuovo di zecca!

Custer racconta alcune differenze rispetto alla vettura attuale. “L’adattamento maggiore per me è stato lo sterzo. Attualmente abbiamo una scatola di sterzo, la nuova macchina è a pignone e cremagliera: il feeling è completamente diverso. Hai la possibilità di regolarlo, e tutti avranno la propria preferenza su come vogliono sentirlo“.

Per il resto, Custer si è detto contento del prototipo, ma non ha nascosto la curiosità di provarne l’aerodinamica. Finora, i collaudi sono avvenuti con una sola vettura in pista, e non c’è stato modo di verificarne il comportamento nel traffico. Sarà il prossimo appuntamento nell’agenda della Next Gen Car.