Arriva la notizia bomba: Valentino Rossi si ritira! E’ quanto riporta la rivista tedesca Speedweek, che in un articolo a firma del direttore parla del nove volte iridato pronto ad annunciare l’addio alla MotoGP a Misano. L’articolo parla anche di Andrea Dovizioso, il quale salirà sulla Yamaha Petronas vacante. Ma non mancano i punti interrogativi, alimentati dalle smentite già arrivate dai diretti interessati (tranne i piloti, che mantengono le bocche cucite).
Andiamo ad analizzare quella che, se confermata, potrebbe essere la notizia dell’anno.
Valentino Rossi si ritira? Le ragioni del sì
L’articolo di Speedweek, una delle riviste on line più autorevoli a livello europeo, fa una disamina di quella che sono le ragioni che potrebbero spingere il 46 verso la “pensione”.
In primis, c’è la questione dell’agognato decimo titolo. Un’impresa che sembra disperata, visto lo scenario attuale. L’ultimo iride del “Dottore” è del 2009, cioè 11 anni fa. L’ultima vittoria è del 2017, ossia tre anni or sono. E’ un digiuno piuttosto lungo, per un nove volte campione del mondo.
Il 2019 è stato un annus horribilis per Rossi, con soli due piazzamenti sul podio. E’ sufficiente per Yamaha per rivedere i suoi piani futuri, promuovendo Fabio Quartararo al team factory, e declassando Rossi al team Petronas.
Con la scuderia malese l’accordo è praticamente raggiunto. Ma la firma tarda ad arrivare. Ci sono questioni tecniche, ci hanno detto. Vale vorrebbe portare l’intero suo staff di tecnici nel team, il quale però ha risposto di no. Solo alcuni degli uomini fidati di Valentino potranno seguirlo nella sua nuova casa, gli altri dovranno sistemarsi altrove.
Questo fatto sembra aver raffreddato la pista Rossi-Petronas, alimentando le prime voci di un ripensamento. A questo proposito, si aggiunge una frase sibillina di Lin Jarvis, che dice: “gli avvocati in Giappone e Malesia hanno molti aspetti da considerare“. Che cosa avrà voluto dire?
L’articolo parla anche dell’incidente del GP d’Austria, dove Rossi è stato sfiorato dalla moto di Morbidelli. nelle dichiarazioni post gara, Vale ha sottolineato la sua paura per l’incidente innescato da Johann Zarco. Secondo Speedweek, l’episodio può aver influito sulla decisione di smettere.
Ultimo elemento a favore della tesi è un’altra frase sibillina, questa volta di Andrea Dovizioso. In un’intervista ad un evento Alpha Tauri di Mlano, il forlivese ha detto proprio alla rivista tedesca testuali parole: “Mi sento forte, voglio continuare a lottare per il titolo nelle prossime stagioni e in MotoGP serve un pacchetto competitivo – avrebbe affermato l’attuale pilota Ducati – ed ora, alla mia età e con l’esperienza maturata in questi anni, posso permettermi di considerare offerte interessanti che mi permetteranno di lottare per il titolo. Altrimenti non lo so davvero … A questo punto sono aperto a tutto, le proposte ci sono e vedremo cosa succederà“.
L’ultima frase è quella che ha acceso la lampadina di Speedweek. Se il Dovi ha un’offerta “buona” in mano, questa non può essere l’Aprilia, che non da garanzie nemmeno per il podio, né la KTM, che ha i posti tutti occupati. E nemmeno la Honda, che punterà ancora su Marc Marquez per altri quattro anni. Quindi, per esclusione, non può che essere la Yamaha. Giusto?
Sicuri che sia vero?
E qui passiamo all’altro versante, quello che sostiene che la storia di Valentino Rossi che si ritira non sia vera.
Innanzitutto, ci sono le smentite ufficiali. le prime arrivano da ambienti Yamaha, i quali hanno ribadito la presenza del 41enne di Tavullia nei loro progetti futuri. La seconda, meno diretta, viene dal boss Petronas Razlan Razali, il quale ha detto chiaramente che non ha interesse nel 34enne di Forlimpopoli. C’è poi lo stesso Rossi, che ha più volte ribadito di voler continuare a correre.
Tra l’altro, la stampa spagnola rilancia una notizia che va nella direzione opposta. Secondo gli iberici, Rossi annuncerà il passaggio a Petronas con un contratto di un anno, un annuncio che dovrebbe avvenire forse in occasione del secondo GP di Misano il 20 settembre. I colleghi italiani aggiungono un’ulteriore elemento: se c’è un pilota che in questa occasione comunicherà l’addio, questo non sarà Rossi ma Dovizioso, il quale paga le scelte di un mercato che gli si è mosso contro. Dopo il clamoroso addio alla Ducati, Andrea ha sottovalutato il potenziale di KTM, ritrovandosi con la sola opzione Aprilia. Che tra l’altro dipende dalle vicende sportivo-giudiziarie di Andrea Iannone.