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Anteprima del GP Emilia Romagna MotoGP

Benvenuti al nostro consueto appuntamento con l’anteprima della MotoGP, questa volta dedicato al GP dell’Emilia Romagna. Non cambia la location rispetto alla settimana scorsa (a Misano eravamo, a Misano restiamo), ma non per questo mancano gli spunti d’interesse. Le tre classi approdano a questa tappe con le classifiche più corte che mai, in una stagione dove la fretta sembra essere buona o cattiva consigliera.

Prima d’iniziare, vi ricordiamo brevemente gli orari per seguire le prove e le gare in TV.


GP Emilia Romagna, info e orari TV

GP Emilia Romagna, anteprima del circuito di Misano

Rispetto alla scorsa settimana, il tracciato non cambia. Si corre sempre al Misano World Circuit Marco Simoncelli, seguendo la moda del doppio appuntamento che va tanto quest’anno (complici le necessità economiche e sanitarie).

La pista è lunga 4.2 Km e conta ben 16 curve (10 a destra, 6 a sinistra). E’ un tracciato nel complesso guidato, con un’unica parte realmente veloce, al di fuori del rettilineo dopo la curva del Rio. Si tratta del passaggio che va dalle curve 9-10 (il Tramonto) alla staccata d curva 14 (il Carro), che negli anni passati ha regalato spettacolo soprattutto nelle classi inferiori.

Come si gira a Misano, by Tito Rabat.

E’ un tracciato poco impegnativo per i freni, ma il nuovo asfalto presenta delle incognite. L’usura delle gomme resta sempre un nodo cruciale, ma la vera difficoltà legata alla pista viene dalle buche e dagli avvallamenti, che il nuovo manto non è stato in grado di eliminare. Fondamentale sarà trovare la direzione giusta nella messa a punto, sfruttando bene il lavoro fatto nei test collettivi dello scorso martedì.

I protagonisti della MotoGP

Per l’anteprima del GP dell’ Emilia Romagna la MotoGP si presenta con la classifica più serrata di sempre. In 23 punti, sui 25 massimi che si possono guadagnare in una singola gara, troviamo ben 9 piloti! In teoria, è questo il numero di contendenti al titolo mondiale 2020.

La stagione di quest’anno sta assomigliando sempre più al 2016, quando si ebbero ben 9 vincitori diversi. In sei gare ne abbiamo avuti finora cinque, a dimostrazione del grande equilibrio che domina ora la classe regina.

Andrea Dovizioso si ritrova nell’inedito ruolo di capoclassifica, complice lo zero di Fabio Quartararo di domenica. Andrea però non è contento: non fa altro che criticare le gomme, che secondo lui influenzano troppo il risultato. I test di martedì sono stati però utili per trovare il bandolo della matassa, e “The Undaunted” arriva al GP attuale con rinnovato ottimismo.

Sembra aver trovato la quadra anche Quartararo. Il francese ha lamentato di non ritrovare lo stesso feeling sulla Yamaha che aveva a Jerez, ma ha anche detto di aver imparato a guidare “sopra i problemi”. Per Fabio sarà importante fare esperienza, e farlo anche in fretta: la classifica non sta ad aspettare.

Parlando in generale di Yamaha, il secondo GP di Misano la mette di nuovo tra i favoriti. Franco Morbidelli è fresco di vittoria nella gara precedente, ed ha tutte le intenzioni di ripetersi. Maverick Vinales sostiene di aver trovato un buon setting nei test, e non può più permettersi una gara opaca. E c’è poi Valentino Rossi, che sulla pista di casa punta a riprendere quel podio sfuggitogli per un soffio. Per gentile concessione di Joan Mir.


La Yamaha ha provato un nuovo scarico nei test di martedì, ma non sappiamo se lo useranno durante il GP.

Mir e la Suzuki possono essere protagonisti. La GSX-RR funziona bene a Misano ma bisognerà migliorare in qualifica. Sia Joan che Alex Rins sono pronti.

La Honda è disperata per l’assenza di Marc Marquez, ma dopo i test qualche cosa di positivo sembra esserci. Takaaki Nakagami, ormai diventato il capitano dell’Ala Dorata, ha trovato alcuni assetti che sembrano funzionare bene. C’è una stagione intera da salvare.

Anche la KTM è delusa per domenica, ma anche loro sono riusciti a combinare qualcosa nei test. Pol Espargaro è carico, desideroso di lasciare la casa austriaca con una vittoria. Ottimismo anche per Aprilia, che continua senza sosta lo sviluppo della promettente ma acerba RS-GP 2020. Tra le altre cose, nel box della casa di Noale ricompare Andrea Iannone, ancora in attesa della sentenza del TAS.

I protagonisti di Moto2 e Moto3

In pista a Misano per l’anteprima del GP dell’Emilia Romagna non ci sarà solo la MotoGP, ma anche la Moto2 e la Moto3.

Nella classe intermedia lo Sky Racing Team non disdegnerebbe affatto di ripetere la doppietta del GP di San Marino. Luca Marini ha anche il compito di difendere la leadership iridata, approfittando del fatto che Jorge Martin sarà ancora assente. Lo spagnolo è ancora positivo al coronavirus, ed è fuori anche per questa gara. Per l’occasione Aki Ajo ha ingaggiato Mattia Pasini, che sull’ex Santamonica ci è cresciuto. Il “Paso” sarà la mina vagante di questa corsa.

Gli altri italiani sono chiamati ad un ruolo di protagonisti. C’è Enea Bastianini, in piena lotta per il mondiale, così come Marco Bezzecchi, pronto a bissare il trionfo in Stiria. Senza dimenticare il rinato Fabio Di Giannantonio e la squadra MV, in crescita costante.

In Moto3 la caduta di Albert Arenas ed il trionfo di John McPhee hanno riaperto un mondiale semi chiuso. Ora la classifica rilancia le quotazioni di tutti, soprattutto dello spagnolo, dello scozzese e del veloce nipponico Ai Ogura.

La pattuglia italiana insegue, ma qui a Misano può tentare il colpaccio. C’è Tony Arbolino, sempre veloce e con il coltello tra i denti, Niccolò Antonelli e Andrea Migno, che giocano in casa. Celestino Vietti non ha percorso nemmeno un giro la scorsa volta, e non gli dispiacerebbe affatto vedere la bandiera a scacchi. Non dimentichiamoci, infine, di Tastuki Suzuki, che italiano non è di nascita ma di adozione (ha preso casa a due passi dal circuito). Lui ed Antonelli, tra l’altro, corrono per il Sic 58 Squadra Corse, che prende il nome da quel Marco Simoncelli alla cui memoria è dedicato il Misano World Circuit.