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Djokovic supremacy, la Serbia vince l’ATP CUP

Grande prestazione del numero 2 al mondo, che prima batte Nadal in singolare e poi fa festa con Troicki nel doppio. Serbia torna al successo dopo 10 anni

ATP CUP 2020 – Australia, cemento indoor –

Serbia-Spagna 2-1

E alla fine arriva Nole: dopo un finale di 2019 in chiaroscuro – anche causa infortuni – Djokovic si presenta alla grande all’alba del nuovo anno, trascinando la sua Serbia alla conquista della nuova ATP CUP.

Grande prestazione di solidità da parte del numero due al mondo, che in questa finale trova la ciliegina sulla torta in questi dieci giorni di grande tennis.

Straordinario in singolare – nessuna sconfitta – determinante anche in doppio: infatti il punto decisivo per la consegna del cimelio è arrivato con il collega Viktor Troicki, sicuramente meno abituato a certi palcoscenici.

Una soddisfazione immane per il team Serbia guidato da Nenad Zimonjic, che torna al successo in ambito internazionale dopo 10 anni. Infatti risale alla Coppa Davis 2010 l’ultima affermazione della squadra balcanica.

Una vittoria meritata, arrivata per lo più contro – con ogni probabilità – la nazione più forte al mondo, ossia la Spagna di Rafael Nadal.

Gli iberici, nonostante alcune prestazioni altalenanti, sognavano un clamoroso double dopo l’insalatiera conquistata lo scorso dicembre.

Il team del capitano Francisco Roig è stato tradito dal suo miglior giocatore, quel Rafael Nadal che ha regalato tante gioie alla sua gente nel corso della carriera.

Dopo aver visto interrotto il suo score di 28 successi consecutivi in singolare con la nazionale contro Goffin, anche nell’ultimo atto ha tradito le attese.

C’è da dire anche che la Spagna aveva ingranato la marcia giusta: nel primo tie comodo successo di un ottimo Roberto Bautista-Agut contro Dusan Lajovic.

Con il risultato di 1-0, il mancino di Manacor aveva la possibilità di aggiungere al suo immenso palmarés anche l’ATP CUP, ma non ha fatto i conti con la supremazia di Djokovic.

Il serbo si è dimostrato il miglior giocatore sul cemento, ammaliando il pubblico aussie con una super prestazione: 6-2, 7-6(4) ad un falloso Rafa.

1-1 e discorso quindi rimandato al doppio decisivo. Tutti si aspettano l’ennesimo confronto Nole-Rafa, ma al momento dell’ingresso in campo la grossa sorpresa.

Tra lo stupore generale Nadal non c’è, forse un abbaglio dalle tribune, ma è tutto vero. Il miglior doppista spagnolo dà forfait, dentro quindi la coppia Carreno Busta/Feliciano Lopez.

Poco dopo le telecamere della regia internazionale beccano il 18 volte campione Slam negli spogliatoi a colloquio con il fisioterapista. Uno stop preventivo in vista degli imminenti Australian Open.

Ora più che mai il confronto è aperto, con Djokovic assistito dal compagno Troicki. L’ex numero due di Serbia appare subito l’anello debole – capitan ovvio – e gli spagnoli lo attaccano incessantemente sotto rete.

Dopo 5 minuti scarsi siamo 3-1 per la Spagna, che vuole subito indirizzare il match, forte dell’esperienza dei suoi doppisti, Feliciano Lopez su tutti.

Qui sale in cattedra Djokovic, con le sue consuete velenose risposte. Se Novak non è una novità, Troicki lo è: Viktor serve e risponde alla grande, tanto da meritare gli applausi del pubblico.

Al contrario gli iberici entrano nel pallone e subiscono un break dietro l’altro. Così la Serbia vince il primo set 6-3.

La musica non cambia neanche nel secondo set, con Carreno e Lopez che aprono un contenzioso con i killer point. 4/5 nel corso dell’incontro, il più sanguinoso in apertura di secondo parziale con un doppio fallo del 39enne di Toledo.

La Serbia scappa via nel punteggio, con gli avversari che restano aggrappati al match grazie al servizio. L’ultimo sussulto del Team Spain arriva sul 40-40 del sesto gioco, però un pazzesco Djokovic spegne tutte le velleità di rimonta.

Arriva così la vittoria di Djokovic e Troicki, che con il loro team alzano al cielo l’ATP CUP e possono ora sventolare la propria bandiera dinanzi al festoso pubblico di Sydney.

Una vittoria per tutta la Serbia, trascinata dal suo solito condottiero.

ATP CUP 2020 – il tabellone finale