La storia della vita di Bryan Gil, giovane calciatore al momento impegnato con l’Eibar, potrebbe essere la trama di uno di quei libri sul calcio o di un film che danno al cinema. Il talento, la determinazione, la buona educazione e il senso profondo dei valori il suo segreto. Questo potente mix di ingredienti hanno fatto sì che Bryan esordisse ne LaLiga. Inoltre Bryan è tra i convocati di mister Luis Enrique della Nazionale spagnola.
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Bryan Gil, chi è l’attaccante dell’Eibar?
Bryan Gil classe 2001, è nato a Barbate in Andalusia, è cresciuto in una famiglia semplice che gli ha trasmesso i valori più puri e preziosi. È cresciuto poi con la grande passione per il pallone. La vita di Gil però non è stata facile: le difficoltà economiche della famiglia, il problema più grande. Cresce nelle giovanili del Siviglia, dove ogni giorno dava prova di essere dotato di grande potenziale. Il suo primo allenatore Ernesto Chao ha raccontato come il padre di Gil pur di farlo giocare a calcio, si fosse offerto di fare lavoretti di manutenzione per il campo del club.
Queste le sue parole: “Ci siamo trovati ad allenare un giocatore fantastico. Quello che ha passato la sua famiglia non è sicuramente stato facile. Suo padre è una persona molto laboriosa, ma la crisi economica lo ha travolto. Ha lavorato nell’edilizia e poi non gli è rimasto niente. Gli abbiamo pagato la benzina in modo che il ragazzo potesse venire ad allenarsi due volte a settimana, ci sono quasi 180 chilometri tra Barbate e Siviglia. Un giorno si è allenato nella sua città fino a quando non gli abbiamo detto che sarebbe dovuto rimanere nella residenza vicina al campo. Bryan stava vivendo un brutto momento, ma brutto, davvero brutto. Caratterizzato dalla fame e dal disagio. Suo padre ci ha chiesto di lavorare per il club, come idraulico, giardiniere, elettricista. E così fu. Ecco perché Bryan è così responsabile e laborioso. Ecco perché è così grato al club”.
Mendiliar: “La personalità di Bryan è molto forte”
Ora l’attaccante indossa la maglia dell’Eibar con il quale gioca dal 2020. Il suo attuale allenatore José Luis Mendiliar ha detto: “È molto maturo per la sua età. Come David (Silva ndr), ma più tranquillo. Lui è più allegro ha preso molto dalla sua terra. Possiede una forte personalità che gli permette di lottare per ciò a cui tiene. Nel gioco sfida sempre l’avversario. Il piede di Bryan è il destro, ma spesso tira con il sinistro ad esempio quando si trova in posizione centrale. In realtà è mancino ma con il destro è capace di tirare in porta e di fare molte cose”.