I nuovi gemelli del goal. Potrebbe essere questa la definizione perfetta per Lukaku e Lautaro, autentici trascinatori dell’Inter di Conte e cecchini freddissimi in zona goal. I nerazzurri, al termine di una prestazione caparbia al netto delle solite tante assenze (Borja Valero titolare per la prima volta in stagione) sbancano Praga e riaccendono vivide le speranze di qualificazione agli ottavi.
I padroni di casa, che fino a dieci minuti dalla fine avevano tenuto tutto sommato botta, recriminano per il clamoroso errore difensivo culminato col raddoppio degli uomini di Conte ma più in generale dimostrano una differenza tecnica molto ampia difficilmente colmabile con agonismo e abnegazione.
Il match parte subito con ritmi molto alti e al quinto minuto e Husbauer a sfiorare il goal con un pericoloso colpo di testa su cross di Sevik. L’Inter risponde cinque minuti più tardi con un tiro a lato di Lautaro su geniale imbucata di Borja. La gara è piacevole e con continui ribaltamenti di fronte, su uno dei quali (20’) i nerazzurri trovano il vantaggio: grande protezione di palla di Lukaku in fascia, preciso suggerimento in area per il “toro” Martinez che al volo di destro infila imparabilmente sotto la traversa.
E’ la rete che apre definitivamente la sfida e permette agli uomini di Conte di giocare in ripartenza. Lo Slavia tenta di rendersi pericoloso nel giro di un minuto prima con un colpo di testa di Frydrych e poi con una girata di poco alta di Masopust. Al trentacinquesimo poi il giallo: Martinez ruba palla Frydruch, si invola verso l’area e offre un cioccolatino che il belga non può esimersi dallo scartare.
Sembrerebbe il due a zero dell’Inter è invece il prodromo per il pareggio dello Slavia: Marciniak viene richiamato dal VAR per un contatto precedente tra De Vrij e Olayinka e decreta il calcio di rigore che Soucek trasforma nel pareggio dei padroni di casa. Si va quindi al riposo con un evidente contraccolpo psicologico per gli ospiti.
Il copione della ripresa però non cambia: si procede a fiammate da ambo le parti e prima Brozovic ciabatta malamente una buona occasione dal limite e poi Handanovic è costretto al miracolo su un tiro deviato di Masopust. A mezz’ora dalla fine poi clamorosa doppia chance per l’Inter: Lukaku colpisce la traversa di testa su preciso cross di Candreva, Brozovic lo imita poco dopo con un bolide dai venti metri.
La porta dei padroni di casa sembra stregata e quando Masopust si invola solo verso Handanovic dopo clamoroso svarione di Valero (70’) pare la classica beffa europea: lo sloveno è bravo a metterci una provvidenziale pezza. E a dieci dalla fine ecco il goal della liberazione. Lazaro, entrato poco prima al posto di Biraghi, lancia in profondità Lukaku che sfrutta lo scivolone del suo diretto avversario, salta il portiere e deposita tutto solo nella porta sguarnita. Conte impazzisce e i tifosi lo imitano in tribuna.
A due minuti dalla fine c’è poi il tempo per il tris: Lukaku, sempre lui, serve con un esterno fantascientifico Martinez in area, splendida battuta volante e palla nel sacco. Tre a uno. Cala il sipario, non prima che il VAR in pieno recupero annulli per millimetrico fuorigioco la doppietta del belga, e i nerazzurri possono esultare.
Una vittoria contro un Barcellona già qualificato come primo li separa dagli ottavi. Fra tre settimane l’ardua sentenza.
Slavia Praga – Inter 1-3
Slavia Praga (4-1-3-2): Kolar; Coufal, Kudela, Frydrych (39′ st Takacs), Boril; Soucek; Sevcik, Stanciu (13′ st Traore), Husbauer (25′ st Zeleny); Masopust, Olayinka.
Allenatore: Trpisovsky
Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Skriniar; Candreva, Vecino (35′ st Esposito), Valero (31′ st Gagliardini), Brozovic, Biraghi (31′ st Lazaro); Lukaku, Lautaro.
Allenatore: Conte
Marcatori: 19′, 88′ Lautaro, 37′ Soucek, 81′ Lukaku. Ammoniti: Vecino, Lautaro, Kudela
Arbitro: Marciniak