Clamorosa batosta quella rifilata dal Manchester City di Guardiola all’inesperta Atalanta di Gasperini, che paga l’emozione di uno scenario così importante a dispetto di una prima mezz’ora giocata a buonissimi ritmi.
Troppo più grande la classe e l’esperienza dei padroni di casa, che dopo aver preso le giuste contromisure al calcio a tutto campo di Masiello e compagni prendono in mano le redini del match e lo amministrano senza particolari difficoltà.
Cronaca di Manchester City – Atalanta
In avvio di gara il tridente leggero dei bergamaschi manda in tilt la cassaforte difensiva degli inglesi che faticano a leggere i contro movimenti di Ilicic e Gomez e restano meravigliati dalla classe del folletto Malinovskyi, unica nota lieta in una serata veramente amara che riduce al lumicino le speranze di qualificazione atalantine. L’approccio sbarazzino degli ospiti coglie di sorpresa Guardiola, che non riesce a trovare le contromisure giuste e manda in confusione anche i suoi uomini.
Confusione che si manifesta perfettamente in Fernandinho (adattato per l’occasione a difensore centrale) che al ventottesimo stende ingenuamente Ilicic in area e permette a Malinosvkyi di trovare il meritato vantaggio trasformando perfettamente il calcio di rigore decretato dall’arbitro Grinfeld.
L’Atalanta finisce praticamente qui: lo svantaggio dà la scossa al City che guidato da uno Sterling in serata di grazia comincia a macinare gioco e si abbatte come un tornando sui malcapitati avversari.
L’attaccante inglese prima serve un cioccolatino ad Aguero per l’uno a uno (34’) e poi quattro minuti si procura il rigore che lo stesso argentino trasforma per la personale doppietta di serata.
Si va quindi al riposo con gli inglesi in vantaggio, certo immeritatamente, ma con la consapevolezza che la mattanza sia appena iniziata.
Il secondo tempo è infatti un assolo degli inglesi con Gasperini che non riesce a sciogliere il bandolo della matassa nemmeno con gli inserimenti di Muriel e Pasalic.
In questo scenario arriva presto (58’) la terza rete dei padroni di casa al termine di un’azione che andrebbe fatta vedere e rivedere a tutti gli aspiranti allenatori: Mahrez pesca in profondità de Bruyne che fa secco De Roon, tocca per Foden che assiste l’accorrente Sterling che da pochi passi non può fare altro che insaccare.
L’inglese non si accontenta e continua a imperversare nella scombussolata linea difensiva nerazzurra, prima realizzando al minuto 64 il quarto goal su invenzione geniale di Gundogan e poi trovando la tripletta cinque minuti più tardi su delizioso cross di Marhez. A venti minuti dalla fine la sfida non ha più niente da dire, a parte un’altra clamorosa occasione che l’ex Liverpool cestina malamente di fronte a Gollini e per l’espulsione di Foden (doppia ammonizione).
All’Atalanta restano solo gli applausi dei suoi tifosi. Per la qualificazione serve un altro miracolo targato Gasp.
Manchester City – Atalanta 5-1
Manchester city (4-2-3-1): Ederson; Walker, Rodri (41′ Stones), Fernandinho, Mendy (26′ st Cancelo); De Bruyne (22′ st Otamendi), Gündogan; Mahrez, Foden, Sterling; Agüero. Allenatore: Guardiola
Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello (1′ st Pasalic); Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskiy; Ilicic (27′ st Hateboer), Gomez (1′ st Muriel). Allenatore: Gasperini Marcatori: 28′ rig. Malinovskiy, 34′, 38′ rig Agüero, 58′, 64′, 69′ Sterling. Ammoniti: Mendy, Masiello, De Bruyne, Otamendi. Espulsi: Foden Arbitro: Grinfeld