Quando è trapelata l’indiscrezione relativa all’idea della Red Bull di sostituire il deludente Gaslycon Fernando Alonso, in molti avevano sperato in un pronto ritorno del talento spagnolo in Formula 1. Invece il pilota 38enne ha sorpreso tutti, declinando l’invito della scuderia anglo-austriaca e dichiarando di avere ben chiare le idee sui suoi progetti, e soprattutto di non essere intenzionato a lasciare porte aperte o ad attendere che qualcuno lo chiami. E in effetti il campione asturiano ha dimostrato coi fatti di saper bene come proseguire la sua carriera lontano dal Circus, giacché prossimamente si cimenterà con una nuova, vibrante sfida alla Dakar 2020.
In queste ultime ore, infatti, France Television ha riportato che l’ex Ferrari e McLaren ha deciso di mettere da parte (solo temporaneamente) le piste asfaltate per dedicarsi ad un’esperienza del tutto inedita nelle vesti di pilota della storica corsa rallystica che il prossimo anno approderà per la prima volta in Arabia Saudita.
Fernando Alonso (che intanto continua a inseguire il sogno di conquistare la leggendaria Triplice Corona) approderà dunque alla Dakar 2020 a bordo di una Toyota, e sarà affiancato da un altro iridato, Marc Coma, ex motociclista che vanta ben cinque titoli al rally-raid nella sezione moto, nonché cinque Sardegna Rally Race.
Agli inizi di giugno, quando la notizia della sua presenza alla popolare competizione di rally non era ancora ufficiale, aveva affermato che qualora avesse deciso di prendere parte alla Dakar 2020, lo avrebbe fatto solo con l’obiettivo di affrontarla al meglio, non di certo per scrivere semplicemente il suo nome nell’elenco dei piloti in gara. D’altronde, aveva sottolineato che da sempre è sua abitudine quella di sposare un progetto quando è convinto di poter competere per la vittoria, anche perché quando gareggia ci sono sempre tante attenzioni e grandi attese intorno a lui.
Alonso annuncia il ritorno in WEC
Dakar 2020: il percorso in Arabia Saudita
Già dal mese di aprile, durante una conferenza stampa tenutasi ad Al-Qiddiya, nei pressi della capitale saudita Riyadh, l’ASO (Amaury Sport Organisation) ha annunciato che dal prossimo anno la mitica Dakar si correrà proprio in Arabia Saudita.
Il percorso della Dakar 2020 prevede la partenza ufficiale il 5 gennaio da Jeddah, la seconda città più grande del Paese, e vedrà la sua ultima tappa proprio ad Al-Qiddiya il 17 gennaio. Nel complesso, i piloti dovranno affrontare 12 frazioni, coprendo una distanza di circa 9.000 chilometri. L’unico giorno di riposo si terrà l’11 gennaio nella capitale Riyadh. Tenendo conto delle caratteristiche del territorio, quasi certamente gli sfidanti saranno chiamati a darsi battaglia su un terreno sabbioso, dovendo anche attraversare il deserto di Rub’ al Khali. Nonostante ciò, soprattutto nelle prime tre tappe ci saranno delle piste in pieno stile WRC, caratterizzate da un ambiente montagnoso.
David Castera, direttore della gara, ha affermato che con questo nuovo accordo con l’Arabia Saudita si è aperta una nuova fase per la leggendaria corsa, che vedrà i bolidi dei motori sfrecciare lungo un percorso non solo impegnativo, ma anche variegato e imprevedibile date le molteplici opportuna che offre il territorio del Paese mediorientale.
L’intesa siglata tra le parti ha una durata di cinque anni, ma non si esclude a priori che, una volta terminata la Dakar 2020, si possa decidere di ampliare il progetto anche ad altri Stati confinanti con l’Arabia Saudita.