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Disfatta Champions Barcellona: ora il rinnovamento è obbligatorio

Il Barcellona viene eliminato ai gironi di Champions League per la prima volta dalla stagione 2000/01. Troppo superiore il Bayern Monaco per riuscire nell’impresa in Baviera. Ora al via il ricambio generazionale.

Barcellona eliminato dalla Champions League: via al ricambio generazionale

Parola d’ordine ricambio generazionale. È questa l’ancora di salvezza per Xavi e per i tifosi blaugrana all’indomani della disfatta in Champions League. Non accadeva dal 2000/01 che il Barcellona venisse eliminato ai gironi della massima competizione Europea. Peggio solo nel 2003/04 quando i catalani non riuscirono ad entrare in Champions League. Il secco 3-0 di Monaco ha messo fine alla campagna di Pique e soci. Il tecnico Xavi è stato eloquente nel post partita parlando di “non abbiamo avuto possibilità” e ancora “sono troppo superiori a noi”. Questa presa di coscienza servirà a tutto il popolo blaugrana per portare avanti quel ricambio generazionale auspicato dal proprio tecnico. Il terzo posto è vero dà la possibilità di giocarsi da favorita l’Europa League ma forse oggi la cosa più importante per il Barcellona è ricostruire una squadra al momento francamente priva di top player. Si ripartirà sicuramente dai grandi “vecchi” come Pique, Busquets, Jordi Alba o ter Stegen, ma la rivoluzione passerà soprattutto dai giovani. Saranno i vari Ansu Fati, Pedri, Gavi, Nico Gonzalez e Demir i giocatori sui quali investire. Sarà la cantera a far risorgere il Barcellona. Questo Xavi lo sa benissimo e sa che ci vorrà tempo. Lo devono sapere anche i tifosi e gli appassionati, anche perché quella del 21/22 è stata una eliminazione ai gironi, ma non è detto considerato il 7° posto attuale in Liga che lo scenario della prossima stagione sarà necessariamente più roseo. Si riparte puntando all’EL e al piazzamento Champions ma per il ricambio tanto auspicato ci vorrà più di una mezza stagione.


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Le ragioni della disfatta

Proviamo a capire numeri alla mano le ragioni di questa debacle del Barcellona. Partiamo dalla non certo felice guida tecnica di Ronald Koeman che ha costretto il neo tecnico Xavi alla vittoria prima contro il Benfica al Camp Nou e poi contro la corazzata Bayern a Monaco di Baviera. L’ex numero 6 ne è uscito con 1 solo punto e 0 gol fatti in 2 giornate. Ecco servito il secondo e forse più grande problema di questa campagna europea: il Barcellona non fa gol. Sembra una barzelletta se si pensa alle valanghe di reti con le quali poco più di 2 anni fa Messi e Co. sommergevano gli avversari. Il tabellone però parla chiaro: 2 reti in 6 giornate valse il doppio 1-0 contro il fanalino di coda Dinamo Kiev. 0 reti segnate contro Bayern e Benfica, le due qualificate agli ottavi di finale, questo il dato più allarmante. Anche la voce gol subiti non sorride se si considera che nei tre match più complicati, andata e ritorno con il Bayern Monaco e sfida a Lisbona contro il Benfica, il Barcellona è uscito sempre con sonori 3-0. Insomma quando le partite si facevano calde anche la difesa blaugrana si scioglieva come neve al sole. Possiamo dire francamente che si tratta di una eliminazione giusta e meritata. Ora l’obbiettivo come indicato da Xavi è alzare l’Europa League al cielo, ma siamo sicuri che questo Barcellona ne sarà in grado?