I granata stanno per piazzare altri due colpi di mercato per rendere la squadra ancor più competitiva e migliorare il decimo posto della passata stagione. Cosi dopo aver definito con il West Ham il ritorno definitivo di Nikola Vlasic, già agli ordini di Juric in prestito nello scorso campionato, adesso si cerca di chiudere con il Marsiglia per il trequartista ucraino Malinovsky, pronto alla seconda avventura in Serie A dopo quella con l’Atalanta.
DOPO VLASIC IL TORINO ACCELERA PER MALINOVSKY
È durata solo sei mesi la permanenza in Francia di Rusan Malinovsky. L’ ucraino fatica a trovare spazio al Marsiglia soprattutto con l’avvento del nuovo allenatore Marcelino, il cui modulo di gioco lo penalizza fortemente. Dopo aver impressionato per due stagioni all’Atalanta, il giocatore era sbarcato lo scorso gennaio in Ligue 1 con la formula del prestito con obbligo di riscatto scattato a 13 milioni di euro. Cifra che però non ha rispecchiato il suo valore, come dimostrano le sole due reti realizzate in 23 partite. Ecco perché tornerebbe volentieri in Italia dove c’è il Torino che lo segue concretamente, ritenendola un’operazione perfetta sia tatticamente, in quanto capace di regalare geometrie al centrocampo granata, e sia economicamente, dal momento che il suo ingaggio sia aggira intorno ai 2 milioni e la trattativa potrebbe chiudersi con prestito/ obbligo di riscatto fissato a 10. I contatti tra le due società sono già iniziati e sono anche abbastanza avanzati. I francesi contano di incassare una decina di milioni, mentre i granata puntano ad uno sconto.
I DETTAGLI DELL’ OPERAZIONE VLASIC
Dopo mesi di trattative, Il Torino può riabbracciare nuovamente Nikola Vlasic, ma questa volta in maniera definitiva. La scorsa stagione, infatti, il centrocampista croato aveva giocato con la maglia granata in prestito con diritto di riscatto e poi era ritornato al West Ham, che ne detiene il cartellino. Ma il suo contributo, 5 gol e 8 assist in 37 presenze, hanno spinto il Toro a riaprire i negoziati con gli inglesi per un trasferimento a titolo definitivo. L’accordo, stando a quanto trapela, è stato raggiunto per una cifra intorno ai 10 milioni più 2 di bonus, oltre ad una percentuale sulla futura rivendita.
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