La prima gara del girone C termina con uno scialbo 0-0. Egitto-Spagna Tokyo 2020 doveva essere l’inizio roboante per la Rojita, ma così non è stato.
Quali sono state le scelte dei tecnici?
Shawky Gharib sceglie il 3-4-3 per affrontare gli spagnoli. In porta c’è Al-Shenawi e davanti a lui c’è la linea a tre formata da El Wensh, Hegazy e Galal. A centrocampo sugli esterni giocano El Eraki e Fetouh, in mezzo Ashour e Tawfik. Il tridente offensivo vede all’opera Mohamed, Rayan e Sobhi.
Classico 4-3-3 per De La Fuente. Unai Simon torna in porta dopo le fatiche dell’Europeo, stessa cosa per i centrali difensivi Garcia e Pau Torres. I terzini sono Miranda e Mingueza. Metà campo formata da Merino, Pedri e Ceballos. In avanti spazio a Dani Olmo, Oyarzabal e Asensio.
Egitto-Spagna Tokyo 2020: sintesi e commento
La Spagna non aveva cominciato male la partita. La Rojita aveva imposto fin da subito il proprio dominio sul terreno di gioco, costringendo l’Egitto ad una gara prettamente difensiva. In avvio di gara Ceballos aveva colto anche un palo. Sembrava il preludio ad una goleada, ma non è stato così. De La Fuente perde per infortunio Mingueza e anche Ceballos. Un brutto colpo visto che il giocatore del Real Madrid era l’uomo più indicato per abbattere la linea a cinque egiziana in fase di non possesso. Anche il tridente leggero non ha creato pericoli evidenti. Nella ripresa De La Fuente prova a cambiare le carte in tavola con gli ingressi di Soler, Gil e Mir. Quest’ultimo a due minuti dalla fine sfiora il gol con un colpo di testa su assist di Gil, ma la palla termina a fuori. La gara si chiude così in pareggio.
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