Eusebio Di Francesco, tecnico del Cagliari, si è presentato ai microfoni dei giornalisti per rilasciare le dichiarazioni alla vigilia della gara con il Bologna. La gara si disputerà sabato 31 ottobre.
Quali dichiarazioni ha rilasciato Di Francesco sul Bologna e su Godin?
Secondo il tecnico dei sardi, il Bologna è una squadra molto simile all’Atalanta di Gian Piero Gasperini, sottolinenando come gli ospiti dovranno essere bravi a sfruttare gli spazi che i Felsinei lasceranno inevitabilmente a causa del loro gioco molto offensivo. Riguardo a Godin il mister ha spiegato che il difensore uruguaiano aveva bisogno di fare una settimana di allenamenti pieni, in modo tale da aumentare anche la sintonia con i propri compagni di squadra.
Sulla Coppa Italia e sulla crescita della squadra
La partita di Coppa Italia ha permesso al tecnico di ricevere delle indicazioni interessanti. Ha inoltre spiegato come Gaston Pereiro sia una valida alternativa al compagno brasiliano Joao Pedro, ma l’uruguaiano necessita di una forma fisica accettabile per essere convocato. Sulla crescita della squadra il tecnico ha così dichiarato: “dobbiamo ancora migliorare, perché soffriamo troppo quando siamo nella nostra metà campo. Dobbiamo essere un pò tutti difensori, per evitare di far calciare in porta gli avversari”
Quanto la gara di domani sembra una delle prime tre di questa stagione? Poi un giudizio su Lykogiannis.
“Lyko ha giocato bene contro il Crotone, ma non deve mollare nulla: deve continuare a lavorare e migliorare in fase difensiva, spero possa farlo già dalla prossima gara. Andremo a Bologna a giocarci questa gara, è diverso dall’inizio di stagione perché ci conosciamo di più e stiamo meglio fisicamente”.
Sulla posizione di Nandez: potrebbe fare tutto il campionato sull’esterno?
“Come diceva Jovanotti, penso positivo: è giusto continuare così perché con Nandez abbiamo maggiore equilibrio in questo periodo. Con Nahitan c’è equilibrio nella fase difensiva, anche se magari in attacco perdiamo un pochino: ha corsa e contrasti, per ora non ripasseremo al 4-3-3”.
Secondo Eusebio Di Francesco la squadra sta migliorando
“Nel calcio vince chi sbaglia meno, sia in impostazione che in fase difensiva. Poi è ovvio che serva tempo per migliorare individualmente, dipende sempre dalla velocità di adattamento dei singoli”.
I criteri sulla scelta del capitano e il pensiero di Eusebio Di Francesco per i 60 anni di Maradona.
“Parliamo di Maradona: avevo 18 anni e giocavo nell’Empoli, venni convocato da mister Salvemini per la trasferta di Napoli. Intanto quando ci vide ci salutò e strinse la mano, un vero esempio anche per questo. Parliamo di un giocatore unico, un fenomeno. Quando entrai al San Paolo e il pubblico cantava “Diego, Diego”, vibrava letteralmente la panchina, senza dimenticare che per Natale mandava sempre la cartolina a tutti i calciatori di Serie A, e quella cartolina la conservo ancora. Per quanto riguarda il capitano, io sono dentro lo spogliatoio: a oggi è Joao Pedro, il secondo è Diego Godin. Il terzo lo decido secondo quanto vedo in allenamento e al comportamento, Klavan la meritava mercoledì. Magari nella prossima posso premiare con la fascia, Pisacane, Pavoletti o Cragno”. Dopo questa dichiarazione Eusebio Di Francesco ha anche espresso un pensiero sui 60 anni di Diego Armando Maradona: “Al di là dei 10 anni di attesa per la vittoria, c’è sempre voglia di giocare una partita così, anche perché vogliamo dare continuità. Sarà una gara difficilissima contro un collega che conosco benissimo e che è un amico anche fuori dal campo: lo saluterò con molto piacere e diventeremo nemici per 90′, come quando giocavamo contro. Era fastidiosissimo sui calci piazzati, non sapevi mai dove tirava…”.