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F1 Montecarlo: reprimeda per Sainz

Qui canta la pista, semaforo verde e si parte, bisogna essere davanti. 7° appuntamento del mondiale, Monaco è una tappa importante per Ferrari e Red Bull, ma anche per Mercedes che deve confermarsi e ritrovare la propria identità. È una bella pressione per i piloti e le squadre far bella figura proprio qui, nella storica gara del principato. Tutto esaurito, sempre un seguito pazzesco, ma in questo caso con una pressione mediatica ancora superiore. In Ferrari, Sainz si è trovato in difficoltà in casa del compagno di scuderia, che è monegasco. Dopo l’impeding a Stroll nel corso delle PL3, Carlos ha rimediato solo una reprimenda e non dovrà scontare posizioni di penalità sulla griglia di partenza del Gran Premio di Monaco. Questa era la notizia che volevamo sentire, fra tutte le parole dette sinora. Carlos Sainz tira un sospiro di sollievo.

Binotto scuote la testa

Secondo i commissari di gara, l’errore è stato dovuto a una comunicazione errata da parte del muretto box, che comporta anche una multa di 25.000 euro alla Ferrari. Binotto continua ad indicare il budget cap “non è sufficiente, non solo per le piccole case ma un po’ tutti stiamo soffrendo quest’anno”.  Invece le consultazioni per Sergio Perez alla fine sono confortanti, anche lui è protagonista di un impedimento nei confronti della Mercedes di George Russell negli ultimi minuti della terza sessione di prove libere, ma non verrà multato.

Messaggi radio errati

Carlos Sainz e Lance Stroll, il canadese dell’Aston Martin, sono stati i protagonisti di un episodio di impeding. Per l’alfiere della Ferrari è arrivata soltanto una reprimenda. Le motivazioni sono confermate per concludere il procedimento sanzionatorio e riguardano anche quando successo con l’altro pilota dell’Aston Martin, Sebastian Vettel. Si parla di “messaggi radio errati”. Il pilota della Ferrari è stato sentito dai commissari alle 14:30, i quali hanno stabilito “che vista la scarsissima visibilità in quel tratto di pista ci si deve affidare totalmente alle comunicazioni via radio da parte dei box”. In tutto questo abbiamo un Max Verstappen non in prima fila e non ce lo aspettavamo assolutamente! Ma Monaco è sempre una sorpresa e Max è arrabbiatissimo: Montecarlo è sempre difficile da gestire se non si è davanti. Vedremo se domani gli uomini della prima fila completeranno il pronostico, sperando che Lapo non si presenti al box…

Sacrificati sull’altare della pioggia

Le previsioni meteo su Montecarlo danno pioggia per il giorno della gara. Ma i team di F1 privilegiano un assetto che possa rendere al massimo in qualifica. La posizione sullo schieramento di partenza a Monaco, è noto, rappresenta una variabile strategica qui, estremamente importante.  Rispetto agli altri circuiti, Montecarlo è un circuito cittadino, stretto e con poca visibilità, dove è impossibile o quasi il sorpasso, ci mancava solo la pioggia ad aggravare la situazione. Strategie di gara da rifare completamente se diluvia, considerata l’estrema difficoltà nell’effettuare sorpassi e le curve strettissime. Con la pioggia si verificherà un rimescolamento delle carte in gioco? Forse sì! Rispetto ai valori che le monoposto esprimono in qualifica. Ci sarà probabilmente qualche pilota inaspettato che cercherà di ribaltare tutti i pronostici.

Nato sull’asfalto

Leclerc ricorda: “Quando andavo a scuola sentivo il rumore delle macchine nel circuito, era un richiamo irresistibile, non volevo altro. Ed è ancora così”. È una bella pressione far bella figura proprio qui, con Ferrari. Charles rivela che anche con il bagnato, “le possibilità di sorpasso ci sono solo con la concentrazione”. A eccezione dei casi indotti da errori degli avversari, sarebbero comunque estremamente ridotte, una scelta che privilegi una strategia di gara con meno soste potrebbe avere maggiore senso per le monoposto meno competitive in qualifica.

7 volte prima fila!

Charles è molto forte alla curva del casinò, idem nel passaggio dal tabaccaio, che va preparato con precisione per non uscire e finire inesorabilmente contro i muretti. Nel tunnel, il punto più veloce, c’è un momento con poca illuminazione in uscita e li è fondamentale prestare la massima attenzione per non abortire il giro. Sulle vetture si tende a privilegiare l’assetto più prestazionale sul giro secco, ma senza estremizzarlo troppo, perché anche il bilanciamento generale, per poter gestire il degrado degli pneumatici in gara, è di fondamentale importanza.  Questa è una pista con poco “grip” e ci sono delle difficoltà visibili nell’utilizzare il tanto decantato effetto suolo, qui ci sono imperfezioni. La temperatura, poi, cambia tutto per le gomme e bisogna velocemente rivedere le proprie strategie proprio in casi come quello di questa gara, con previsioni meteo instabili.