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Famalicao: c’è la mano di Jorge Mendes dietro l’exploit della capolista portoghese

Qualcuno già ha iniziato a paragonare il suo inatteso primato alla «favola Leicester». In effetti, quanto sta facendo il Famalicao in Primeira Liga in queste prime giornate è a dir poco sorprendente. La neopromossa squadra lusitana, infatti, dopo 6 turni di campionato è in vetta alla classifica con 16 punti, ha vinto in casa del ben più blasonato Sporting Lisbona e ha una lunghezza di vantaggio su Benfica e Porto. Tuttavia, analizzando la storia, i personaggi coinvolti e l’evoluzione del club, sembra che non si tratti poi di un mero «miracolo sportivo», ma di un progetto concreto che si basa su solide garanzie finanziarie.

Innanzitutto, come rivelato da SportMediaset, dietro il boom improvviso di questa squadra c’è indubbiamente la mano di Jorge Mendes, il super-procuratore che, tra gli altri, cura gli interessi di un «certo» Cristiano Ronaldo. Prima di analizzare il ruolo che ha avuto l’agente portoghese nella crescita esponenziale di questa società, ricordiamo che la capolista del campionato portoghese proviene dalla cittadina di Vila Nova de Famalicao, che sorge nel nord-ovest del Portogallo, nelle vicinanze di Braga, e conta circa 130mila abitanti.

Jorge Mendes, il super-manager del calcio.

L’impianto sportivo si chiama Estadio Municipal 22 de Junho, ha una capienza di 10mila posti e fin da quando è stato fondato il club locale ha ospitato prevalentemente match delle serie minori. Fino ad oggi i più nostalgici ricordavano il periodo 1990-1994 come uno dei più emozionanti della loro squadra del cuore, poiché in quegli anni riuscì a salvarsi in diverse occasioni e a disputare per alcune stagioni il massimo campionato nazionale. Oggi però le cose stanno andando decisamente meglio con un primato in classifica che, se paragonato a quanto accaduto il 12 maggio 2018, sembra quasi un sogno. In quella data, infatti, nella cittadina lusitana si tennero dei festeggiamenti perché il Famalicao, nonostante avesse collezionato 4 sconfitte e un solo pareggio in 5 giornate, riuscì a strappare un’inattesa salvezza nella seconda divisione.

E proprio da quel momento cominciò la rinascita e la scalata verso il vertice del calcio portoghese, grazie all’impegno di Jorge Mendes e all’avvento del miliardario israeliano Idan Ofer.

Famalicao: i segreti del suo successo

Nell’estate del 2018, archiviata la sudata permanenza nella Serie B del Portogallo, il club è stato ufficialmente ceduto al 63enne Ofer, il quale fin da subito ha lasciato intendere di avere grandi progetti per la squadra. L’acquisizione è avvenuta grazie alla mediazione di Jorge Mendes (amico del ricco imprenditore israeliano). Il miliardario residente a Londra è già attivo nel mondo del calcio, avendo acquistato il 15% delle azioni dell’Atletico Madrid per 50 milioni di euro, strappando anche un’opzione relativa all’aggiunta di un eventuale 17% direttamente dal Gruppo cinese Wanda.

Ovviamente per il 630° uomo più ricco del mondo (secondo la classifica Forbes) non è stato un gran problema mettere le mani sull’85% del piccolo Famalicao, diventandone ufficialmente il proprietario. Forte del suo patrimonio stimato di 2,6 miliardi di euro, subito ha dato vita ad una campagna acquisti di livello per la seconda serie lusitana, con il dirigente Miguel Ribeiro che immediatamente ha comunicato che l’obiettivo della nuova proprietà era quello di allestire un organico già da Serie A per centrare subito la promozione e farsi trovare già pronti per il massimo campionato con una base di qualità. Quando gli è stato chiesto se avrebbero puntato a ripetere la leggenda del Leicester, ha replicato: «Non lo so, ma so che stiamo costruendo un grande futuro».

Ofer, del resto, non ha badato a spese per fare in modo che la sua «creatura» potesse essere subito competitiva. D’altronde si tratta del proprietario di una delle flotte mercantili più grandi del mondo, già noto per la sua passione per il calcio e la beneficenza. Ad esempio, durante l’iniziativa solidale Make a Wish ha comprato una copia di uno dei (tanti) Palloni d’Oro vinti da Cristiano Ronaldo per ben 600mila euro. Dunque non bisogna sorprendersi se il Famalicao sta beneficiando degli investimenti corposi – ma ben studiati – effettuati finora dall’imprenditore israeliano, non senza i consigli dell’amico ed esperto Jorge Mendes.

I migliori giocatori dell’inattesa capolista portoghese

Oltre all’aspetto finanziario e societario, bisogna soffermarsi anche sul calcio giocato per approfondire la leadership che il Famalicao è riuscito a conquistare in questo primo scorcio della Primeira Liga. Innanzitutto l’allenatore che sta guidando la compagine lusitana a questi risultati esaltanti è Joao Pedro Sousa (il cui procuratore è proprio Jorge Mendes) che negli anni ’90 ha giocato come attaccante, e poi ha lavorato soprattutto come secondo del connazionale Marco Silva.

Passando ai migliori talenti che finora si sono messi in mostra, partiamo da Nico Schiappacasse. Naturalmente non si tratta di un top-player, ma di un attaccante uruguaiano che sta ben figurando fino a questo momento e che ha anche un breve passato in Italia. Il centravanti ventenne, infatti, è stato un giocatore del Parma anche se non è riuscito a lasciare il segno. Restando nel reparto offensivo, il capocannoniere del club di Ofer si chiama Fabio Martins, ha 26 anni, arriva in prestito dallo Sporting Braga e in queste prime 6 giornate di campionato è riuscito già ad accumulare un buon bottino di 4 reti.

Schiappacasse, ex giocatore del Parma.

Sicuramente è più esperto il portiere 36enne Rafael Defendi: il capitano brasiliano è stato acquistato nella scorsa stagione quando la squadra era in seconda divisione e, dopo la promozione, è stato confermato come titolare anche per questa brillante esperienza nel massimo campionato portoghese. Tra gli elementi più talentuosi della rosa del Famalicao bisogna segnalare il giovane difensore centrale Neuhèn Perez, 19enne argentino prelevato in prestito dall’Atletico Madrid.

È figlio d’arte il centrocampista brasiliano con passaporto portoghese Gustavo Assunçao (classe 2000). Il padre infatti è Paulo Assunçao, il quale ha militato nell’Atletico Madrid e nel porto tra il 2005 e il 2012. Non c’è da meravigliarsi del fatto che anche il regista 19enne venga dai Colchoneros, giacché il presidente israeliano è anche azionista del club madrileno, dunque è piuttosto scontata una collaborazione tra queste due realtà. Nonostante ciò, i vertici del Famalicao non hanno alcuna intenzione di diventare una «società satellite» dell’Atletico, circostanza prontamente smentita dalla dirigenza che ha ricordato di puntare a salire al più presto ai vertici del calcio europeo. E finora sembra proprio che siano sulla strada giusta.

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