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Franco Picco 66: la leggenda della Dakar

Franco Picco è un vicentino, tutto sale e pepe classe ’55 ben noto per gli impareggiabili risultati ottenuti in tanti anni di competizioni “off road”, dove ha battuto i terreni più impervi in sfide avventurose tenendo alta la bandiera dei piloti italiani. Per questo è stato segnalato dalla Federazione Motociclistica Italiana al CONI, che con grande riconoscimento per i suoi meriti sportivi l’ha insignito con la medaglia d’oro al valore atletico. Una carriera ricca e navigata, quella di Picco, costellata di vittorie nel cross e nel Motorally con i successi nelle mitiche gare “marathon” come il Rally dei Faraoni e il Rally delle Piramidi e tutti i podi alla famosissima Paris-Dakar negli anni ‘80.   Malagò, presidente del CONI, commenta: “Siamo estremamente orgogliosi di Franco Picco e felici della scelta del CONI, benemerenza di grande prestigio che viene concessa solo ai più grandi campioni dello Sport italiano”.  Picco sui social commenta pubblicando la lettera di benemerenza e sottolineando con: “Che onore e che commozione la medaglia d’Oro”.   Un momento commovente per lui e sicuramente inaspettato, in questo momento di guerra. Giovanni Copioli, Presidente FMI: “Franco è ammirato da tutti gli appassionati di motociclismo perché ha sempre dimostrato umiltà e tenacia, generosità e forza d’animo, rappresenta i valori dello sport ed è un esempio per i più giovani. Mi auguro di poterlo vedere in sella per diversi anni ancora”.

Classe 55, si racconta

Nato a Vicenza il 5 ottobre del 55, motociclista forte nei rally raid, vanta 13 partecipazioni alla Paris-Dakar, con miglior posto nell’88 e nel 89 dove si piazza secondo, e due splendide vittorie nel Rally dei Faraoni. Nel 1998 ha continuato a partecipare al rally raid, ma su auto, fino al 2002. Picco ora ha una scuderia corse. Teniamo presente che dopo il 2010, a 50 anni compiuti, Franco torna alla guida della sua Yamaha nei rally raid sfidando il deserto sudamericano, su cui si corre la Dakar attuale, e partecipa anche alla gara del 2012. Una curiosità, nel 2016 festeggia il compleanno dei suoi 60 anni con un “quad Can-Am”. Nel 2021 partecipa nuovamente alla Dakar, ancora in moto nella categoria “Motul”, senza assistenza. Arriva al traguardo 39° di categoria e 43º assoluto a 65 anni, consacrando la leggenda del suo personaggio invincibile e inarrestabile. Consacrato dai giornali nel 2021 per la sua lunga carriera, sempre in giro per il mondo, non contento nel 2022 rilancia la sfida alla Dakar, partecipando alla gara in moto con una “Fantic XEF 450”, ovviamente in versione Rally.

Fantic 66: Franco Picco diventa influencer

Picco aveva un’officina, vendeva e aggiustava moto da fuoristrada appena fuori Vicenza. Un giorno alcuni amici, di quelli che ti chiedono un favore, gli hanno chiesto di guidare la moto in una competizione.  Andare nel deserto gli ha cambiato la vita.  Ora con la sua esperienza gira tra eventi e fiere, sviluppando una “Fantic” per il fuoristrada in Arabia Saudita nel giardino di casa sua.  Franco spiega come si guida una “quattro e mezzo tra le dune del deserto saudita. L’hanno chiamato alla fiera “Off-Road Dakar & Design” e dice: ”abbiamo fatto bene ad esserci”.  Un evento di Genius People Magazine. Franco è arrivato con un furgone, dentro una “Fantic Caballero 500 Rally” da esposizione. Giampietro Ghedina, Sindaco di Cortina d’Ampezzo, si è innamorato di questo pilota brizzolato che racconta alla gente di come è bello guidare la moto. Picco ha intrattenuto il pubblico parlando di cosa significhi correre come pilota ufficiale a 66 anni suonati in una delle gare più estreme di sempre. La moto alla fine doveva tornare nel furgone, questa volta la chiave non gliel’avevano data per paura che potesse saltare in sella e partire in impennata a tutto gas. Questa storia ci fa capire dal nostro “nuovo influencer” che la passione “viene dalla pancia” e negli anni non si sopisce affatto, anzi, si alimenta con le storie, le coppe, gli amici conosciuti in giro per il mondo. Seduti intorno ad un tavolino alla fine ci si ritrova sempre gli stessi, senza rimpianti, si spera, ma con più esperienza, qualche acciacco e la barba bianca.