Il giorno del giudizio è arrivato per gli uomini di classifica. 5 GPM, con il Passo Manghen posto a metà percorso che farà scoppiare la bagarre
20° Tappa Feltre-Croce d’Aune/Monte Avena (193 km)
Il giorno più lungo, il giorno dei giorni. Feltre-Croce d’Aune, 193 km, 5 GPM e pochissimi chilometri di pianura posti ad inizio tappa. Chi vuole vincere il Giro d’Italia, avrà già segnato questa tappa nel proprio personale calendario, perché oggi si faranno distacchi veri e pesanti
Si parte da Feltre e già dopo una decina di chilometri c’è il primo gigante da scalare, la Cima Campo. 19 km al 6%, con punte del 10%. E’ una salita vera, già qui potrebbe esplodere la corsa. Dopo lo scollinamento saranno 28 km (di discesa) a separare i corridori dalla seconda asperità di giornata, il Passo Manghen
La Cima Coppi del Giro d’Italia 2019 (dopo l’annullamento del passaggio sul Gavia) è posta al termine di una salita di 19 km al 7%, con punte del 15. Qui è dove inizierà la battaglia tra gli uomini di classifica. Qui si vedrà chi può vincere il Giro, e chi invece dovrà arrancare e faticare per arrivare al traguardo
Dopo altri 16 km di discesa ecco finalmente un tratto più semplice (ma non troppo) da percorrere per i corridori, che attraverseranno Cavalese, Tesero, Predazzo e bellamonte, prima di attaccare la penultima salita della giornata, il Passo Rolle (20 km al 5% con punte del 10%)
Una volta superato anche questo GPM, inizierà la fase finale della corsa. 23 Km di discesa dallo scollinamento a Mezzano, e poi un falsopiano per i successivi 19 km, fino a Sorriva, con l’attacco alla salita di Croce d’Aune (11 km al 5%, con punte del 16%) seguito da un breve tratto in discesa prima della rampa finale, la salita del Monte Avena (7km al 7% con punte dell’11%)
I favoriti
VINCENZO NIBALI: E’ la tappa dello Squalo. 5 GPM, uno dei quali arriva sopra i 2000 metri, terreno nel quale il siciliano è il numero 1. Per ribaltare la classifica, che vede Carapaz saldamente in testa con 1’54” sul corridore della Bahrain, Nibali dovrà inventarsi un numero già sul Passo Manghen, anche solo per dimezzare il distacco in vista della cronometro finale di Verona
MIGUEL ANGEL LOPEZ: Il colombiano ha già conquistato la maglia bianca, strappandola dalle spalle di Pavel Sivakov, e nelle ultime tappe ha consolidato il simbolo del primato dei giovani. Ma Lopez punta più in alto, vuole il podio. Ed oggi attaccherà ancora, con il 3° posto di Primoz Roglic nel mirino
MIKEL LANDA: Il basco della Movistar ha finora lavorato principalmente per Richard Carapaz, ma negli ultimi giorni il suo diretto, Eusebio Unzuè, l’ha più volte lanciato all’attacco, permettendogli di recuperare terreno su Roglic e Nibali. Sarà una spalla fondamentale per la maglia rosa, ma in caso di crisi dell’ecuadoregno, Landa rientra in gioco come uno dei favoriti per il successo finale